Asset allocation: corporate Investment Grade attesi ancora in crescita

Le obbligazioni corporate Investment Grade (IG) si sono dimostrate molto resistenti alla recente fase di volatilità e crediamo che possano continuare ad esserlo fino alla fine dell’anno“. Parola di Elisa Belgacem, Senior Credit Strategist di Generali Investments, che di seguito spiega nel dettaglio la view.

Il fattore chiave alla base della volatilità estremamente bassa degli spread IG sono gli acquisti della BCE. La banca centrale europea ha detto molto chiaramente che i tassi obbligazionari privati sono variabili chiave nella valutazione delle condizioni di finanziamento. In questo senso, il tanto atteso tapering del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) non è di per sé un problema, dato che la maggior parte degli acquisti non vengono effettuati nell’ambito del PEPP, ma all’interno del programma APP (Asset Purchase Programme) che la BCE dovrebbe mantenere sino a poco prima di iniziare ad alzare i tassi, molto probabilmente oltre il 2023.

Anche i fattori tecnici del segmento IG sono forti al momento, poichè l’imminente reporting season sta riducendo meccanicamente l’offerta e le aziende non possono emettere debito durante le fasi di black-out, mentre gli acquisti della BCE continuano. Inoltre, i fondamentali continueranno a migliorare, anche se probabilmente a un ritmo più lento rispetto al trimestre in corso, con l’inizio del reporting sul terzo trimestre. Di conseguenza, prevediamo che gli spread IG si riducano a fine 2021 di 5 bp rispetto ai livelli attuali.

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