Mercati, Svizzera: bilancia commerciale da record trainata da farma e chimica

L’economia svizzera sta girando a regimi molto elevati: nel periodo tra luglio e settembre ha fatto segnare diversi primati storici. Nel terzo trimestre, come riportato dal sito web della Rsi, le esportazioni sono cresciute del 3,7% a 63,1 miliardi di franchi, raggiungendo così un nuovo record storico. Le importazioni hanno registrato un aumento del 2,6% a 50,5 miliardi. Di conseguenza anche la bilancia commerciale ha raggiunto un nuovo valore primato: 12,6 miliardi di franchi in tre mesi.

Gli affari sono cresciuti in tutti i settori, ma in particolare per la chimica e la farmaceutica che ha beneficiato del notevole incremento delle vendite dei prodotti immunologici (911 milioni). Da primato anche la crescita delle esportazioni di gioielli, strumenti di precisione e orologi. Il settore dei macchinari e dell’elettronica, invece, con un aumento del 2,7% è tornato praticamente ai livelli precedenti la pandemia.

L’unico settore che non sembra approfittare della ripresa generale sembra essere quello legato alla vendita di automobili che ha fatto registrate esportazioni in ulteriore calo.

L’ottimismo riguardante la ripresa è confermato dall’evoluzione delle prospettive per gli investimenti immobiliari. “Il timore di un rallentamento economico innescato dalla pandemia si è finora rivelato ingiustificato per la Svizzera e ha lasciato il posto all’ottimismo”, ha affermato martedì Beat Seger, partner ed esperto immobiliare della KPMG, commentando l’evoluzione del suo Swiss Real Estate Sentiment Index che nel giro dell’ultimo anno è passato dal suo minimo storico di -13,1 punti a un nuovo massimo di 63,7 punti.

Gli esperti del settore si attendono un consistente aumento dei prezzi per l’edilizia abitativa. Le aspettative di prezzo per gli immobili commerciali (vendita al dettaglio e uffici), pur in recupero rispetto a un anno fa, rimangono in territorio negativo a -82,3 punti.

Lo studio rivela disparità geografiche significative. Mentre nelle regioni di Zurigo e di Ginevra, così come nella Svizzera centrale e nord-occidentale, sono attesi chiari incrementi dei prezzi, nell’Espace Mittelland si prevede invece una stagnazione per la prima volta in dieci anni. Il Ticino e la Svizzera orientale dovrebbe invece far registrare un ulteriore calo.

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