Asset allocation, Eurozona: Btp un toccasana

Negli ultimi giorni abbiamo registrato una chiara reazione da parte dei membri del Consiglio direttivo della BCE in relazione agli attuali prezzi di mercato. La BCE continua a considerare queste pressioni inflazionistiche come temporanee e di conseguenza non crede vi sia la necessità di aggiustare la propria forward guidance attuale, sempre accomodante. “Questa linea contrasta però con la retorica del governatore della BoE Bailey e ancor di più con il pensiero dei membri della Fed, che stanno rilevando un aumento dei rischi di inflazione al rialzo”. L’avvertimento arriva da Mohammed Kazmi, portfolio manager e macro strategist, di Ubp, che di seguito spiega nel dettaglio la propria view.

Mentre il mercato ha continuato a prezzare i rialzi della BCE già per la fine del prossimo anno, crediamo che questa mossa sia in sintonia con il repricing della BoE e della Fed. Il rialzo dei tassi da parte della BCE sarà invece probabilmente differito molto più in là e così i tassi front-end europei potrebbero superare quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti man mano che i mercati si stabilizzano.

Pertanto, la nostra preferenza per le duration corte rimane concentrata sulla parte anteriore della curva dei tassi USA. Inoltre, ci conforta la resilienza dei BTP e degli spread del credito, che dimostra come, nonostante il mercato stia prezzando policy hawkish, se aiuta a gestire i timori di inflazione allora può effettivamente avere un effetto positivo per i mercati del rischio.

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