Forex: Euro presto di nuovo sotto pressione

L’Euro Index (paniere di mia creazione) ha concluso la serie di sei settimane consecutive ribassiste in quanto la scorsa ottava si è chiusa con un timido rialzo, quello che potrebbe aver consentito qualche presa di beneficio a livello generale.

Tuttavia, lo scenario puramente tecnico rimane al momento neutrale e la precedente ipotesi di “possibile prossimo inizio di una fase di rafforzamento” è ancora sul tavolo, ma allo studio. In effetti, la divisa europea non riesce ad affermarsi è appare ancora molto incerta sul da farsi.

L’agenda macroeconomica di questa settimana è, a dire poco, folta di appuntamenti di primo rilievo in grado di movimentare i mercati finanziari internazionali, e non parlo soltanto di Forex. Raccomando, per quanto possibile, prudenza per questo fine mese.

Una precisazione per quanto riguarda il grafico odierno: l’ultima indicazione (freccia verde con il numero 7) non è da ritenere definitiva in quanto la candela settimanale è in via di completamento.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 30% dei casi (in calo ulteriore rispetto al 33% di 8 giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano un calo di -2.13% nei confronti del Russian Rouble e, nuovamente, un rialzo del 2.01% nei confronti della Turkish lira.

Lo scenario puramente tecnico rimane al momento neutrale, ma è possibile un prossimo movimento tecnico, ampio nell’ampiezza, ma breve nel tempo. La volatilità rimane per ora molto bassa; almeno questo. Stiamo a vedere.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Cad proseguire indisturbato la discesa verso 1.53. L’Eur/Cad consolida da qualche giorno tra 1.431 e 1.442 e potrebbe effettuare un ampio movimento speculativo in caso di breakout. L’Eur/Chf cerca di rallentare la discesa in corrispondenza di 1.065, ma la situazione rimane ribassista. L’Eur/Gbp potrebbe accusare una fase di accelerazione ribassista sotto 0.841/0. Anche l’Eur/Jpy sfrutta la debolezza dello yen e deve mantenersi sopra 131.50 per mantenere inalterato il suo potenziale rialzista. L’Eur/Nok rallenta la discesa, ma parliamo sempre di discesa. Possibile timido recupero in caso di ritorno sopra l’ancor distante 9.80. L’Eur/Nzd, come per l’Eur/Gbp, potrebbe dover fronteggiare un’accelerazione ribassista in caso di cedimento di 1.165/3. L’Eur/Try sfiora 11.50, ma poi ci ripensa. L’euro riesce a prevalere nei confronti dello Yen e della Try, ma diversamente generalmente subisce…

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad ha realizzato un minimo relativo poco sotto 1.23 dal quale tenta la strada del recupero. Moderatamente positivo sopra 1.245. L’Usd/Chf tenta il recupero, ma attenzione all’eventuale ritorno verso 0.929/30. L’Usd/Cny effettuato una pausa, ma sembra tuttora orientato verso il basso. L’Usd/Hkd tenta di recuperare qualche cosa, ma dovrà oltrepassare 7.77/80 con il rischio di pullback down. L’Usd/Nok rimane ribassista nonostante le ultime giornate moderatamente rialziste. L’Usd/Sek nuovamente in equilibrio precario sopra 8.57/2. L’Usd/Try ha messo a segno un importante rialzo dall’inizio dello scorso mese di settembre e, dopo una breve pausa, potrebbe essere in grado di innalzare ulteriormente il recente pico. Per l’Usd/Jpy vedi la sezione “Trade opportunity”.

Il biglietto verde cerca di rafforzarsi in alcune circostanze e, in molti casi, potrebbe farcela in un’ottica di breve periodo.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 15 settembre relativa all’Usd/Jpy che potete ritrovare cliccando sul seguente link.

Riporto per comodità la precedente strategia operativa. “Long sopra 110.70 con obiettivi 111.60 e 112.50/5, poi 113.3 e 114.5/8. Short sotto 109.20 con obiettivi 108.7/6 e 108.2/5, poi 107.1/0. Eventuale trading tra 109.20 e 110.70“.

Nel nostro caso, la tenuta di 109.20 (realizzato tuttavia 109.11) e il superamento di 110.70 hanno favorito qualche long e il perfetto raggiungimento del 5° obiettivo individuato a 114.5/8 (realizzato 114.69).

Le fan di Fibonacci, ripropongo lo stesso grafico evidenziando unicamente 2 zone, hanno nuovamente fatto il loro lavoro e ci hanno regalato qualche ottima soddisfazione durante le ultime sei settimane.

Attualmente, il biglietto verde ha raggiunto i pichi di novembre 2017 e di ottobre 2018 e, in precedenza, ha dovuto subire il recupero della divisa nipponica, ma non è stato sempre cosi e ce lo ricordiamo anche attorno a 126 (solo per citare gli ultimi anni).

Al momento, l’ipotesi maggiormente accreditata è quella rialzista in quanto il dollaro potrebbe innalzare gli attuali massimi relativi. In tale ottica, l’area 113.0/112.5 circa, interessata “casualmente” dal una Fan, potrebbe costituire un supporto la quale tenuta potrebbe risultare fondamentale.

Pertanto direi di proseguire in questo modo. In primis, mantenere gli eventuali long in essere con stop cautelativo a 113.30.

  • Long su tenuta di 113.0/112.5 e sopra 114.80 con obiettivi rispettivi 114.5/8 e 115.9, poi 116.70 e 117.5/118.4.
  • Short in caso di mancato superamento di 114.5/8 e sotto 112.5 con obiettivi rispettivi 113.0/112.5 e 111.6, poi 110.7 e 109.2/107.1.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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