Asset allocation: opportunità nel settore delle infrastrutture

Le infrastrutture quotate presentano caratteristiche interessanti di bassa volatilità e offrono extra rendimenti rispetto al mercato azionario globale, nonché opportunità di crescita grazie a trend di lungo termine tra cui l’energia rinnovabile, i trasporti puliti e la connettività digitale. Grazie al loro carattere difensivo e di diversificazione, questa classe di attivi costituisce un complemento interessante per i portafogli”. Parola di Alex Araujo, gestore del fondo M&G (Lux) Global Listed Infrastructure di M&G, che di seguito illustra nel dettaglio la view.

Non solo: gli investimenti in infrastrutture offrono rendimenti legati all’inflazione, fornendo così un certo grado di protezione nell’attuale fase di mercato. Guardiamo con fiducia ad un contesto di espansione economica con inflazione controllata che può beneficiare molte aziende quotate del comparto, sia in forma diretta che indiretta.

Riteniamo che questo sia un buon momento per investire nel comparto, cui gli investitori privati in cerca di valore stanno volgendo un crescente interesse. Quest’anno ad esempio sono emersi tre casi – Naturgy Energy, CCR e Sydney Airport – in cui abbiamo ricevuto offerte da parte di investitori privati per l’acquisto totale o parziale di una delle nostre posizioni. Si tratta di un segnale importante: i flussi di cassa crescenti e affidabili degli asset infrastrutturali stanno diventando un buon affare all’interno del mercato azionario. Sono soprattutto gli investitori con un orizzonte di lungo periodo a mostrare appetito verso il segmento.

Le infrastrutture sono in effetti al centro della transizione di lungo termine verso un mondo a zero emissioni e giocano un ruolo chiave nella ricerca di soluzioni alla sfida del cambiamento climatico che coinvolge tutti noi. Sostenute dalla forte spinta verso l’energia rinnovabile, le utilities sono ben posizionate per contribuire alla produzione di energia più sostenibile e trarre beneficio dal trend di crescita strutturale.

Vediamo anche ottime prospettive per le infrastrutture digitali a livello globale. I governi hanno preso coscienza dell’importanza delle infrastrutture nell’economia digitale, inserendo temi strategici quali l’accesso universale alla banda larga e lo sviluppo della rete 5G all’interno dei propri programmi di stimolo fiscale. Ma ci sono altre questioni di più ampio respiro in campo. A trarre beneficio dalla proliferazione dei dati in un mondo sempre più digitale saranno ad esempio i data center. Analogamente, le aziende di torri di trasmissione stanno capitalizzando sulla crescente penetrazione di internet e l’uso dei dati via mobile, anch’essi trend strutturali di lungo periodo. È opportuno che gli investitori guardino al di là degli eventi più immediati e si concentrino sulle prospettive di lungo termine per cogliere pienamente i vantaggi offerti dalle infrastrutture.

Negli Stati Uniti, il cosiddetto “Green New Deal” dell’amministrazione Biden dovrebbe dare forte impulso alle aziende che possiedono infrastrutture fisiche che consentono la transizione verso un futuro a più basse emissioni di carbonio. Gli incentivi fiscali a livello federale a favore dell’adozione dell’energia rinnovabile potrebbero accelerare ulteriormente il processo.

Anche l’Europa, con il piano d’investimenti NextGenerationEU, si è data il chiaro obiettivo di mettere in campo una ripresa green. L’enfasi sull’energia rinnovabile e la transizione energetica offre molte opportunità ai leader europei in quest’ambito. In questo senso, l’azienda danese Ørsted e l’italiana Enel sono all’avanguardia nello sviluppo dell’energia rinnovabile e ben posizionate per beneficiare dei trend strutturali in atto.

Sul fronte dei possibili rischi per gli asset infrastrutturali, possiamo citare la preoccupazione sull’inflazione, dal momento che storicamente l’asset class ha mostrato una certa sensibilità ai movimenti di breve termine sui mercati obbligazionari, ma ci aspettiamo che gli effetti di lungo termine della nostra strategia focalizzata sulla crescita siano decisamente diversi.

Il fondo M&G (Lux) Global Listed Infrastructure si concentra infatti sulla crescita di lungo termine: ad esempio non investe in titoli che somigliano alle obbligazioni per rendimenti prevedibili e in linea con titoli azionari (bond proxy) che sono invece per natura più suscettibili ai cambi di rotta del mercato sui tassi d’interesse.

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