Il secondo rischio riguarda i titoli tecnologici. I risultati delle principali società in uscita in questi giorni sono in gran parte superiori alle stime degli analisti e dipingono un quadro favorevole alla prosecuzione della crescita dei prezzi. In realtà è una fotografia del passato e poco o nulla viene detto delle guidance future. Se è vero che il mercato tecnologico ha fatto uno scatto in avanti aiutato dalla pandemia accelerando un trend in atto da tempo, è altrettanto vero che l’intensità della spinta tecnologica tenderà a ridursi quando la pandemia ci avrà abbandonato. A questo punto i mercati dovranno fare i conti con una nuova normalizzazione che potrebbe portare ad una revisione al ribasso delle stime degli utili.
Il terzo rischio riguarda il trend dei titoli ciclici. In ripresa dai minimi del 2020 grazie al forte rimbalzo della crescita economica, i prezzi dei titoli ciclici hanno messo a segno performance importanti. Lo scenario che ha permesso la crescita dei prezzi è però in via di cambiamento e vede le banche centrali ridurre gradualmente gli stimoli monetari con l’obiettivo di non far comunque mai mancare il carburante necessario per sostenere una crescita del Pil intorno al suo potenziale (2-2.5%). Il cammino non sarà però lineare e i mercati potrebbero reagire aumentando la volatilità.
Questo significa che i portafogli dovranno essere impostati seguendo una sana diversificazione.
A cura di Antonio Tognoli, Head of Research di Integrae