Il movimento delle ultime due settimane dell’Euro Index (paniere di mia creazione) è potenzialmente molto interessante in quanto l’euro index ha effettuato due candele senza “lower shadow” (all’incirca un inverted hammer e un closing bearish) con minimi praticamente identici: 125,15 e 125,16 (per la precisione).
Indipendentemente del “per” e del “come”, ipotizzo una prossima reazione positiva dopo due settimane di relativa neutralità.
Inoltre, siamo in corrispondenza del test di un doppio livello di Gann abbondantemente anticipato durante le ultime giornate, mentre un mio “Expert Advisor” ha già evidenziato il prossimo inizio di un potenziale rialzo (la freccia rialzista verde in corrispondenza del numero 7), mentre la candela in essere promette bene poiché si preannuncia una conferma del segnale (vedi la freccia rialzista blu con il numero 9). Ma quest’ultima è ovviamente da concludere.
Certo che l’eventuale cedimento del doppio minimo statico come sopra, in corrispondenza del passaggio al di sotto delle Gann line, sarebbe da intendere come un segnale ribassista, ma al momento ciò costituisce l’ipotesi meno accreditata, almeno per il momento.
Tra i dati macro che potrebbero sconvolgere l’ipotesi puramente tecnica come sopra cito il Cpi e le scorte Usa di oggi e, soprattutto, il Cpi della Namibia di domani; sottolineo questo dato potrebbe aver forti ripercussioni sui mercati finanziari internazionali (dai che sto scherzando su quest’ultimo, ma esce veramente …).
Scherzi a parte, come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella nel 30% dei casi (in forte calo rispetto al 42% di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano cali importanti nei confronti del Brasilian Real, del Mexican Peso e del South African Rand, e un rafforzamento rispetto al Colombian Peso.
Lo scenario puramente tecnico dell’euro si riconferma per ora neutrale con una probabilità rialzista che tende ad aumentare con il passar del tempo. Vedremo la chiusura della candela settimanale.
Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Aud ha centrato l’obiettivo ribassista di 1,54 (vedi articolo del 20 ottobre) dal quale rimbalza con decisione e sembra intenzionato a riportarsi verso 1,59/60. Anche l’Eur/Chf potrebbe rimbalzare in caso di superamento di 1,060/2 con obiettivi a 1,074 e 1,079 circa. L’Eur/Gbp rimbalza fino alle porte di 0,86, ma si prende un attimo di pausa. Possibile una ripresa. L’Eur/Jpy prosegue la flessione e sembra diretto verso 130,0/129,5. L’Eur/Nok testa un’importante resistenza di breve periodo e potrebbe generare un segnale rialzista sopra 9,93 circa. L’Eur/Nzd realizza un movimento potenzialmente interessante; positivo sopra 1,635. L’Eur/Sek cerca la strada del recupero, ma c’è tanta nebbia. L’Eur/Try potrebbe innalzare nuovamente i massimi storici. L’Eur/Usd, lasciato questa settimana per ultimo, appare ancora incerta e in cerca di una ripresa. Moderatamente positivo sopra 1,165 e “conferma” sopra 1,70. Per l’Eur/Cad vedi la sezione “Trade opportunity”.
La divisa europea mette a segno qualche configurazione interessante e potrebbe (forse dovrebbe) rimbalzare.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Chf prosegue la fase discendente all’interno di un canale relativamente stretto. Possibile un ulteriore calo. L’Usd/Hkd rimbalza con decisione al di sopra di 7,783 e potrebbe avvicinarsi ulteriormente a 7,800/5. L’Usd/Jpy si trova male sopra 114 e indietreggia, mentre si dirige verso 111,5/0. L’Usd/Nok rimbalza, ma trova un importante ostacolo in corrispondenza di 8,6 circa. L’Usd/Try verso nuovi massimi storici. Questa settimana la mia attenzione è focalizzata sulla divisa europea. Sorry.
La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross
Trade opportunity
Oggi vi propongo una configurazione grafica che, a mio modestissimo parere, potrebbe regalare qualche soddisfazione. Come sempre il condizionale è d’obbligo. In effetti, l’Eur/Cad ha accusato una correzione lineare dal 20 settembre al 15 ottobre circa per poi consolidare da allora.
Il movimento in essere da poco meno di un mese ha attirato la mia attenzione perché ricorda quello che potrebbe essere un minimo arrotondato. Tale configurazione grafica è interessante anche per precedente la ripida discesa che lascia ben sperare per una fase di recupero. Pertanto, il grafico odierno è privo di qualsiasi altra informazione e mi concentro unicamente sull’analisi meramente grafica.
Di conseguente, direi di utilizzare per ovvi motivi la tecnica del breakout e di intervenire in caso di superamento di 1,445 con obiettivi 1,468 e 1,484, poi 1,50/1 circa. Tuttavia, l’eventuale ritorno al di sotto di 1,432 sarà da intendere un primo segnale di indebolimento che troverà una conferma in caso di cedimento di 1,430/29. Obiettivi 1,41 e 1,386.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm
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