Mercati, obbligazioni: le nuove emissioni della settimana sotto la lente

I nuovi bond governativi della settimana sotto i riflettori

Btp Futura al centro della settimana, anche se la partenza è stata sottotono rispetto a quello della scorsa primavera, dove la spinta della ripresa ed il sostegno per uscire dall’ingessatura creata dalla pandemia, avevano portato le famiglie italiane a sottoscrivere ben 2.28 miliardi di titoli nella prima giornata, a fronte dei 950 milioni che si sono registrati in questa occasione. Nella seconda giornata le cose sono un po’ migliorate con ordini per la prima volta nel secondo giorno superiori al primo, per poi gradatamente diminuire con un risultato superiore ai tre miliardi, un buon dato nella media ma sicuramente inferiore rispetto alle aspettative iniziali.

I fattori che hanno pesato, vanno certamente ricercati nella diversa situazione di mercato attuale rispetto allo scorso aprile, inoltre la forte volatilità delle ultime settimane con i rendimenti e l’inflazione al centro della scena, possono avere avuto la loro parte.

Per il resto settimana tranquilla sul fronte tassi che sono ritornati ai livelli precedenti alla volatilità di dieci giorni fa, il Btp decennale è tornato sotto l’1% e lo spread contro Bund rimane in area 115.

Doppio deal in dollari per l’Arabia Saudita, due miliardi in sukuk con scadenza a maggio 2031, il sukuk è un bond che deve avere una finalità d’obiettivo secondo la legge islamica. Per la scadenza a 30 anni l’emissione è stata di 1.25 miliardi con rendimento del 3.36%.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Dopo le parole più concilianti del governatore della Fed, Jerome Powell, al termine della riunione del board, sono ripresi i flussi sul settore primario, dove vi sono state molte emissioni, tra queste nei corporate la società olandese che si occupa a livello internazionale degli shopping center, Via Outlets, ha emesso 600 milioni di euro con scadenza nel 2028 e cedola del 1.75%. Il deal sul settore abbastanza raro, ha visto molte richieste in fase di emissione, chiudendo lo spread a ms+190, rispetto al +200 della guidance iniziale. Il bond è stato collocato a 99,381 ed ha performato molto bene, guadagnando in poche sedute di grey market quasi un punto pieno. Taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille e Isin XS2407027031, rating BBB+.

Scelta di un ibrido perpetual con call dal sesto anno per la francese Veolia, leader nel settore pubblico della gestine idrica, rifiuti ed energia. Essendo un titolo ibrido e quindi inferiore nella scaletta dei valori ai senior, gode di un rating atteso a Baa3/BB+, rispetto a Baa1/BBB del debito senior. Trattandosi comunque di un nome di peso nell’economia d’oltralpe, i 500 milioni offerti sono andati sottoscritti velocemente, anche se l’abbassamento del rendimento al 2% di cedola con prezzo d’emissione a 100, ha allontanato alcuni sottoscrittori in fase di chiusura del deal che infatti non ha performato nel grey market, scendendo di circa 30 centesimi verso rendimento del 2.1% che era maggiormente atteso dal mercato. Isin FR0014006IX6 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila.

Tante richieste sono arrivate su un nome raro in euro, ossia la Comunità di Auckland in Nuova Zelanda, che ha emesso 500 milioni a 10 anni con cedola dello 0.25% e prezzo di 99,40. Il titolo si è comportato molto bene salendo di circa 25 centesimi una volta collocato. Isin XS2407197545 e taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille.

Nel settore finanziario ottimo successo del deal At1 di Banco Sabadell, che ha emesso il suo CoCo bond perpetual per 750 milioni, con prima call a partire dal 19 maggio 2027 ed una cedola del 5%.

Le richieste sono state circa 2.75 miliardi ed hanno permesso di scendere con la cedola rispetto al 5.5% inizialmente previsto. Il titolo emesso a 100 ha ben performato di oltre mezzo punto, ha taglio minimo da 200mila euro con multipli di 200mila e l’Isin è XS2389116307. Rating su questo tipo di prodotto è B+ rispetto al Baa3/BBB-/BBB- dei titoli senior.

Doppio deal della Lufthansa, che dopo aver terminato l’aumento di capitale, cerca rapidamente di uscire dalla crisi del settore trasporti, rafforzando la raccolta a tassi di mercato. Il gruppo tedesco ha dovuto attingere, nel pieno della crisi, agli aiuti di stato e sta cercando di accellerare il processo di rimborso per ritornare efficiente al 100%; una volta terminato questo aspetto, potrà anche ritornare a distribuire dividendi e cedole sul titolo subordinato, i cui pagamenti sono stati sospesi nella scorsa primavera. Nello specifico l’emissione di questi giorni è stata di 1.5 miliardi divisa in 600 milioni con scadenza 2023 e cedola del 1.625%, Isin XS2408458227 e del più richiesto 5.5 anni con scadenza maggio 2027, cedola del 2.875% per 900 milioni, isin XS2408458730, uscito a 99,386. Taglio minimo per entrambi 100mila euro con multipli di 100mila.

In dollari, nuovo benchmark dalla Ford, che ha emesso 2.5 miliardi con scadenza febbraio 2032 e cedola del 3.25%. Il rating del gruppo è BB+/BB+ e ha un taglio minimo retail 2mila dollari con multipli di mille, Isin US345370DA55.

Nel settore alberghi e resort, la società Host Hotels & Resort, ha emesso 450 milioni di dollari con scadenza 2031 e cedola del 2.9%. Il prezzo d’emissione è stato di 98,528, che significa un rendimento a scadenza del 3.07% circa. Rating investment grade BBB- con taglio minimo retail da 2k+1k, Isin US44107TBA34.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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