Mercati: Italian Wine Brands cresce e studia nuove acquisizioni

Forte della recente acquisizione di Enoitalia a luglio per oltre 150 milioni che le ha consentito di arricchire il portafoglio prodotti con gli “spumanti” e di raddoppiare il giro d’affari, Italian Wine Brands guarda con ottimismo al futuro, dopo aver archiviato il primo semestre del 2021 con ricavi a 99,5 milioni (+8%), Ebitda restated a11,8 milioni (+10,8%) e utile netto restated a 6,5 milioni (+11,5%). La società rimane comunque impegnata a rafforzare la propria presenza nei canali distributivi, ma non distoglie l’attenzione su eventuali acquisizioni soprattutto all’estero, dove già realizza circa l’80% del fatturato consolidato. Ecco di seguito l’analisi su Italian Wine Brands di Market Insight.

        1. Modello di business
        2. Ultimi Avvenimenti
        3. Conto Economico
        4. Breakdown Ricavi
        5. Stato Patrimoniale
        6. Ratio
        7. Outlook
        8. Borsa

Modello di business

Italian Wine Brands (IWB) è un operatore di riferimento nella produzione e distribuzione di vini italiani e prodotti alimentari a livello europeo. Il gruppo realizza i propri prodotti nelle 2 cantine di proprietà (Diano d’Alba (CN) e Torricella (TA) e li imbottiglia presso lo stabilimento di Diano d’Alba, mentre non si occupa dell’attività agricola. L’offerta poggia su un’ampia gamma di marchi di proprietà mentre le vendite sono realizzate per circa l’80% sui mercati internazionali. I canali di vendita utilizzati per la distribuzione sono differenti e complementari, il wholesale (catene della grande distribuzione organizzata e Ho.Re.Ca.) e il distance selling (consumatore finale attraverso vendita sul web, direct mailing e teleselling).

Clicca qui per continuare a leggere l’analisi fondamentale di Italian Wine Brands elaborata dagli analisti di Market Insight.

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