Investimenti, oro: le differenze tra Fort Knox e Palazzo Koch a Roma

Se volessimo solo avvicinarci ai depositi d’oro di Fort Knox, saremmo subito avvisati a desistere da qualsiasi iniziativa. All’entrata troviamo, a simbolo di difesa, poggiato su un piedistallo un carro armato, presumiamo un M46 Patton, in bella vista. Sotto sulla piattaforma dove è collocato il  carro armato  un invito molto ironico: “Welcome to Fort Knox”.

Lasciando divagazioni su eventuali fantasiose iniziative, entrando nel merito e sulla validità finanziaria e politica, ci viene detto che ben 4578 tonnellate vengono  lì allocate. Il  valore stimato  risulta essere di oltre 300 miliardi di dollari.

Fort Knox

Forth  Knox è una base militare americana nel Kentucky ed è circondato da un’ aurea di segretezza e da un’ importante struttura militare a difesa. Trapelano dati molti importanti: alcune migliaia di  militari, mezzi corazzati, elicotteri e collegamenti satellitari, con monitoraggi in tempo reale, 24 ore su 24.

Fort knox al tempo, negli anni ’30 del secolo scorso, era una scuola di guerra e deposito di corazzati. Successivamente a fine 1936, fu completato  l’attuale  caveau.

Da tempo comunque resistono dubbi sulla quantità d’oro che dovrebbe essere lì alloccato. Il Ministero del Tesoro degli Stati Uniti, si è sempre rifiutato di autorizzare ispezioni al caveau. Prima del 1986 tali ispezioni erano frequenti. Va tenuto presente  che il quantitativo d’oro lì contenuto, non è tutto di proprietà americana, ma anche di numerosi altri paesi, tra i quali la Germania e l’italia, per centinaia di tonnellate.

Fort Knox è ubicato a Sud Ovest di Louisville sulla sponda del fiume Ohio.

Ed il nostro Fort Knox? Si trova nel centro di Roma, nel Palazzo della Banca d’Italia.

Palazzo Koch

La Banca d’Italia gestisce e detiene la maggior parte  delle riserve nazionali in oro. In base al trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, che costituiscono  parte integrante delle riserve dell’Eurosistema. Il risultato della gestione delle riserve  nazionali contribuisce alla formazione del Bilancio, a fronte di rischi,  nell’amministrazione  delle varie attività.

Siamo in graduatoria, il quarto Paese al mondo possessore di oro. Ben oltre 2.450 tn, tra lingotti e monete, quest’ultime con una più bassa percentuale, a confronto dell’intero deposito.

L’oro non è soggetto  al rischio di solvibilità in quanto non è emesso da alcuna Autorità. L’oro allo stato puro (titolo 999.9) è di fatto incorruttibile, non si ossida e non si arrugginisce. Le quotazioni giornaliere,  vengono gestite dalla London Market Association e definite due volte al giorno.

Il quantitativo d’oro da noi posseduto (….noi come Paese Italia!)  è frutto di una serie di eventi avvenuti in circa 120 anni di storia. Nel 1893, la fusione  tra La Banca Nazionale del Regno d’Italia, la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana di Credito, diede vita alla Banca d’Italia, ovviamente con una dotazione importante in oro.

La quasi totalità dell’oro posseduto si trova a Roma nella sede della Banca d’Italia nel palazzo Koch (nome dell’Arch. che lo ha costruito), in Via Nazionale.
Palazzo Koch è stato costruito tra gli anni 1886 e 1892 in stile  neorinascimentale, ovvero di stile Umbertino.

Lo si ritiene un caveau molto  sicuro, in quanto, a differenza di Fort Knox che viene presediato da un carro armato, di fatto il nostro caveau ha all’esterno solo….un deposito taxi!

A cura di Confinvest

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