Forex: Euro ancora alla ricerca di un valido supporto

L’Euro Index (paniere benchmark di mia creazione) ha infranto al ribasso il doppio livello di supporto ricavato dall’incrocio tra due Gann line, mentre l’Expert Advisor ha confermato l’ipotesi di un possibile e prossimo rafforzamento (vedi la freccia rialzista blu sopra in numero 9).

In ogni caso, segnale a parte, assistiamo al cedimento di un importante livello che potrebbe aprire la strada a una fase ribassista di medio periodo. Anche l’Rsi weekly ha fatto il suo ingresso in ipervenduto e, come spesso accade, potrebbe precedere un’ampia flessione di brevissimo periodo. L’Efficiency index (vedi la parte superiore del grafico) infrange al ribasso l’importante livello operativo di -15 e sta per generare un segnale di peggioramento.

La situazione puramente tecnica è passata da neutrale a ribassista.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella nel 24% dei casi (in nuovo calo rispetto al 30% di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano quattroimportanti cali nei confronti di alcune valute tra le quali l’Us Dollar, e un rafforzamento rispetto alla Turkish lira.

Lo scenario puramente tecnico è ribassista ed è lecito ipotizzare una fase di accelerazione ribassista di brevissimo periodo. Al momento, un’eventuale reazione positiva potrebbe essere effimera e precedere la realizzazione di un massimo discendente. A fine ottobre ero in attesa di un “… movimento tecnico, ampio nell’ampiezza, ma breve nel tempo.”, forse è arrivato.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud cede dopo il mancato superamento della resistenza statica di 1,572/5. L’Eur/Cad non ha dato seguito al minimo arrotondato (vedi l’analisi della scorsa settimana), ma cede dopo il test dell’ottimo 1,445. L’Eur/Chf tende a rallentare la discesa, ma niente di più per il momento. L’Eur/Gbp viene “punito” a seguito del massimo relativo dell’11 novembre e sembra destinata a cedere ulteriormente. Sarà per “l’armistice” francese del 1918? L’Eur/Jpy prosegue la discesa e centra l’obiettivo 130,0/129,5. Forse una breve pausa di riflessione, ma cautela. L’Eur/Nok si trova in relative difficoltà alle porte di 10 e potrebbe indebolirsi in caso di cedimento di 9,80. L’Eur/Nzd si mantiene in una situazione di equilibrio precario al di sopra di 1,61 circa, ma non vede l’ora di flettere… L’Eur/Sek rimbalza con decisione con un movimento a “V” sembra diretto verso 10,20. L’Eur/Try mette a segno ennesimi massimi storici (che noia…). L’Eur/Zar cerca ancora la sua strada, ma potrebbe cedere a seguito di un doppio massimo discendente.

La situazione della divisa europea è preoccupante, ma ci sono vari trade interessanti.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad è incerto dopo la candela di giovedì scorso, cautela… L’Usd/Chf è uscito con stile dal precedente “canale stretto” e sembra diretto verso 0,94. L’Usd/Hkd ha mancato per poco l’obiettivo di 7,800/5, mentre sembra destinato a flettere verso 7,775. L’Usd/Nok supera l’ostacolo di 8,60 e cerca di proseguire il recupero, ma appare incerto più che debole. L’Usd/Sek polverizza la resistenza si 8,625 e mette a segno una serie di candele invidiabili, mentre si dirige verso 9,18/20. L’Usd/Zar potrebbe iniziare una fase rialzista di medio periodo. E’ forse la scommessa del momento. Per l’Usd/Jpy vedi la sezione “Trade opportunity”

Il biglietto verde guadagna terreno in questo momento e sembra prenderci gusto.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata, ormai una vita fa, lo scorso 27 ottobre relativa all’Usd/Jpy che potete ritrovare cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

Long su tenuta di 113.0/112.5 e sopra 114.80 con obiettivi rispettivi 114.5/8 e 115.9, poi 116.70 e 117.5/118.4. Short in caso di mancato superamento di 114.5/8 e sotto 112.5 con obiettivi rispettivi 113.0/112.5 e 111.6, poi 110.7 e 109.2/107.1”.

Nel nostro caso, la tenuta di 113.0/112.5 (realizzato 112.72) ha favorito qualche long e il raggiungimento/superamento del 1° obiettivo posto a 114.5/8 (realizzato questa mattina 114.87).

A dirla tutta, anche se la precedente strategia operativa è stata “lungimirante” e fortunata, l’articolo odierno è prematuro poiché avrei atteso il proseguimento del rialzo, ma lo scritto odierno è, come si usa dire, per una “buona causa”.

In effetti, il grafico Point and Figure 0.50*3 evidenzia una resistenza insormontabile da tempo in corrispondenza di 114.50 e, per il momento, quota 115 yen rimane un miraggio, o no?

Lo Yen si rafforza nei confronti della divisa europea dallo scorso 20 ottobre e ha cercato di fare altrettanto rispetto al biglietto verde, ma quest’ultimo si è fatto sentire da mercoledì scorso, mentre ora deve fare i conti con l’ostacolo come sopra.

L’Efficiency index ha oltrepassato con decisione +15 generando un segnale di rafforzamento, mentre proviene da un triplo minimo relativo a -15 sviluppatosi dal 2018. Probabile, questa volta, il superamento dell’ostacolo evidenziato dalla rappresentazione grafica PeF e l’inizio di qualche “X” oltre 115.

Direi di proseguire in questo modo agganciandoci alla precedente strategia operativa.

  • Mantenere i long in essere con stop cautelativo a 113.0/112.5 e obiettivi 115.5 e 116.70, poi 117.5 e 118.4/119.5.
  • Nuovi long sopra 115 con obiettivi come sopra.
  • Short sotto 112.50 con obiettivi 111.5 e 109, poi 107 e 105.0/104.5.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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