Forex: l’Euro prova a combattere i ribassi

L’Euro Index (paniere di mia creazione) resta in una situazione tendenzialmente ribassista che, tuttavia, tende alla neutralità.

Infatti, il segnale di due settimane fa di “un possibile e prossimo rafforzamento”, vi ricordate “vedi la freccia rialzista blu sopra in numero 9” potrebbe essere stato generato con qualche settimana di anticipo come già accaduto, per esempio, durante lo scorso mese di marzo. Per ovvi motivi, il modello genera anche molti falsi segnali, e ci mancherebbe altro. Vedremo durante questo fine anno.

Una breve parentesi relativa alla correlazione a 24 mesi dell’Eur/Usd dal 2001, che spiega in parte qualche movimento di medio/lungo periodo:

  • La correlazione è negativa e tende a raggiungere i minimi del 2020 e del 2013 nei confronti dell’Eur/Nok.
  • La correlazione è negativa e sta interessando i minimi dal 2008 nei confronti dell’Eur/Sek.
  • La correlazione è negativa e sta testando il minimo del 2015 nei confronti dell’Eur/Nzd.

La divisa europea (senza considerare la parentesi come sopra) cerca di guadagnare terreno e di invertire la tendenza in questo inizio di settimana, ma necessita di una conferma in quanto il segnale è potenzialmente molto rilevante. In ogni caso, il benchmark dovrà oltrepassare alcune resistenze che si sono dimostrate molto valide, anche se precedentemente in qualità di supporto; le famose Gann line.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 36% dei casi (in rialzo rispetto al 30% di 8 giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano nuovamente 5 importanti rafforzamenti nei confronti di alcune valute; vedi il Colombian peso, il New Zealand dollar, la Novergian krone (vedi la correlazione sopra), il Thailandia bath e sempre la Turkish lira.

Lo scenario puramente tecnico rimane al momento ribassista, ma potrebbe eventualmente diventare neutrale con il completamento della candela settimanale.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud ha confermato l’importanza del “breakout da 1,545/65”poiché ha superato rapidamente 1,59. L’Eur/Cad ha interessato in varie occasioni 1,417 circa per poi rimbalzare allontanandosi, anche se parzialmente per il momento, dai minimi dell’anno. L’Eur/Chf non è così fortunato e, come anticipato, si è “fatto del male” accusando nuovi minimi dell’anno. L’Eur/Gbp è riuscito a rimbalzare dal precedente 0,838, mentre si dirige verso la resistenza dinamica di 0,855. L’Eur/Jpy ha tentato di rimbalzare, ma si è quindi riportato in corrispondenza del precedente doppio minimo di 128 circa. L’Eur/Nok ha messo a segno un importante rialzo a seguito della tenuta di 9,95/3 e sembra intenzionato a proseguire verso 10,50. L’Eur/Nzd ci ha regalato nuove soddisfazioni con il metodo del breakout (… in caso di superamento di 1,635 e/o sotto 1,605) in quanto ha superato in poche sedute 1,66. Attenzione alla tenuta di 1,646. L’Eur/Sek ha superato anche l’obiettivo 10,30, mentre appare necessitare di una breve pausa. L’Eur/Try non fa più storia, mentre l’Eur/Zar deve mantenersi al di sopra di 18.

La divisa europea ha messo a segno qualche importante rialzo durante le ultime giornate.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Cad ha messo a segno un ulteriore rialzo e tende a rafforzarsi ulteriormente. Attenzione ora alla tenuta di 1,268. L’Usd/Chf ha realizzato un pullback down poco sotto 0,94 per poi accusare una pesante punizione. Probabile proseguimento della discesa verso 0,91. L’Usd/Cnh potrebbe aver generare un segnale di peggioramento con il ritorno sotto del precedente 6,37, cautela. L’Usd/Jpy è alla resa dei conti e ripiega verso 113, ma potrebbe infrangere al ribasso anche questo livello di supporto/obiettivo. L’Usd/Sek ha confermato la precedente ipotesi di essere “… tuttora diretto verso l’obiettivo 9,18/20” in quanto ha realizzato un massimo relativo a 9,183 circa prima di ripiegare. Possibile un ulteriore calo. L’Usd/Zar ha proseguire la strada rialzista verso 16,5 fermandosi, tuttavia, attorno a 16,37 prima di cedere. Attenzione alla tenuta di 15,80. Per l’Usd/Nok vedi la sezione “Trade opportunity”.

Il biglietto verde soffre in questo momento e indietreggia, a volte, con decisione.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi pubblicata lo scorso 20 ottobre relativa all’Usd/Nok che potete ritrovare cliccando sul seguente link. Riporto per comodità la precedente strategia operativa.

Short in caso di mancato superamento di 8.45/50 e sotto 8.30 con obiettivi rispettivi 8.35/0 e 8.21, poi 8.10 e 7.95 circa. Tentare qualche long sopra 8.50 con obiettivi 8.65 e 8.79, poi 8.98/9.10”.

Nel nostro caso, in primis, l’Usd/Nok ha confermato l’importanza del precedente supporto posto a 8,30 perché ha realizzato un doppio minimo a 8,28 circa prima di intraprendere una fase ascendente. Quindi, il superamento di 8,50 ha favorito qualche long e il raggiungimento del 3° obiettivo posto a 8,98/9,10 (realizzato 9,106 circa).

La divisa americana si rafforza nei confronti di quella norvegese dallo scorso 21 ottobre e ha messo a segno un importante rialzo nell’arco di poco tempo raggiungendo, in questo modo, importanti livelli tecnici.

In effetti, qualche fan di Fibonacci, in particolare quella che parte dalla fine del mese di aprile, si è rivelata a dire poco ottima come resistenza durante il nono mese dell’anno e, in questo momento, la stessa viene nuovamente interessata con la realizzazione di quello che è, al momento e per pochi pips, l’attuale massimo dell’anno.

Inoltre, tale massimo è stato realizzato appena al di sopra del doppio top statico realizzato tra luglio e agosto, ciò che non fa altro che aumentarne ulteriormente l’importanza.

Pertanto, il superamento di 9,12 potrebbe precedere l’immediato proseguimento della tendenza in essere con obiettivi a 9,20 e 9,35/52, ma al momento, tale ipotesi rialzista rimane quella meno accreditata in quanto è probabile una breve correzione tecnica. Tale eventuale discesa consentirebbe una successiva reazione positiva duratura.

Nel tentativo di individuare un punto di svolta, traccio altre fan line dal minimo relativo come sopra, quello dello scorso 21 ottobre, fino al massimo relativo di venerdì scorso, ma per ora queste reti saranno intese come temporanee. Il massimo relativo realizzato alla fine della scorsa settimana non è ancora stato confermato, mentre ipotizzo un’immediata correzione. Diversamente, le fan non avrebbero un senso logico.

Cosi facendo, l’area 8,90/87 sembra corrispondere a un supporto di riferimento il quale cedimento porterebbe a 8,78/6 e 8,60/50 circa.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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