Mercati, bond: le nuove emissioni governative e corporate della settimana

Questa settimana è stata l’opposto della precedente che aveva visto un marcato segno negativo sui listini azionari per il riacutizzarsi della pandemia con nuove varianti. Forte rialzo dei mercati quindi sulle parole di alcuni esperti che hanno evidenziato la minore pericolosità di questa variante e comunque l’efficacia dei vaccini. Il risultato è che comunque la volatilità è l’elemento principale che caratterizza questo periodo e che sono soprattutto le notizie legate ancora alla pandemia a condizionare gli scambi nel bene e nel male.

Un altro motivo di disturbo degli ultimi mesi era stato quello del colosso cinese dell’immobiliare Evergrande che aveva creato molte giornate difficili sui listini internazionali dopo le difficoltà a pagare cedole in scadenza sotto il peso dell’alto indebitamento sfuggito al controllo anche delle autorità. Queste difficoltà sono ritornate a galla in questi ultimi giorni, ma le parole del governatore della Banca Centrale Cinese, Yi Gang, secondo cui i diritti di azionisti e creditori di Evergrande saranno rispettati, sembrano aver rasserenato i mercati, con lo stesso titolo societario in positivo alla borsa di Hong Kong.

Un altro fattore politico internazionale che potrebbe fare da market mover è lo stato di tensione tra Ucraina e Russia, anche se la situazione sembra essere migliorata dopo l’incontro video tra Biden e Putin. A fare da cuscinetto tra le due potenze negli ultimi anni ci ha pensato il carisma di Angela Merkel ed il ruolo privilegiato nei rapporti con la Russia. Infatti fin dai tempi dell’unione tedesca del 1990 l’allora leader dell’Urss, Gorbaciov, non intralciò militarmente la caduta del muro di Berlino ed instaurò con l’allora cancelliere Kohl, un rapporto diretto molto importante poi nella stessa transizione russa, rafforzatosi poi con l’avvento di Putin. A sottolineare il rapporto tra i paesi, vale la pena ricordare anche la nomina del predecessore della Merkel, Gerard Schroeder, cancelliere dal 1998 al 2005, alla presidenza del consorzio di Gazprom per il progetto Nord Stream. Tutto ciò diventa subito un esame di rilievo per Olaf Scholz, che è il nuovo cancelliere tedesco, il nono, che si è insediato promettendo un “nuovo inizio” per la Germania, piegata dalla pandemia.

Sul fronte mercati spread a quota 137 a fine settimana e rendimenti in leggero rialzo con il nostro benchmark Btp tornato sopra l’1% di rendimento dopo aver toccato i minimi ad inizio settimana sulla scia delle positive notizie arrivate nello scorso week-end dall’agenzia di rating Fitch, che ha ridato un giudizio migliorativo del nostro rating, dopo quasi vent’anni di downgrade legati a tanti fattori sia interni che internazionali.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Per i governativi settimana tranquilla con un incremento di circa 2 miliardi complessivi dalla Spagna, divisi tra il Bonos 2.15% 2025 Isin ES00000127G9 ed il Bonos 2031 0,5% Isin ES0000012I32. Incremento anche per l’Austria che gode di rating Aa1/AA+/AAAu, sulla scadenza 2031 senza cedola, Isin AT0000A2NW83 con taglio minimo da 1mille euro con multipli di mille.

Incremento di 250 milioni della Bei in euro 0.375% con scadenza nel mese di maggio 2026 al prezzo di 103.258 che esprime un rendimento negativo del 0.35%. Isin XS1878833695 con taglio minimo da mille euro con multipli di mille.

Le nuove obbligazioni corporate sotto i riflettori

Sul fronte corporate molto scarsa l’operatività che in questa fase dell’anno tende a scemare per poi riprendere più copiosa dopo la prima settimana del nuovo anno. Tra le emissioni uscite, la società di telecomunicazioni francese Orange, ha emesso 1 miliardo con scadenza nel 2033, cedola al 0.625% e prezzo d’emissione a 98,741. Isin del titolo FR0014006ZC4, taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila, con buona performance nel grey market dove il prezzo è salito in area 99,20.

La Città metropolitana di Istanbul sta per mettere un nuovo eurobond con l’obiettivo di finanziare un piano di infrastrutture. La città di Istanbul emise nel 2020 un Eurobond in dollari a cinque anni, in scadenza il 9 dicembre 2025 e con cedola 6,375% (ISIN: XS2010029234) per l’importo di 580 milioni. Allora, raccolse ordini per 2,4 miliardi con un rendimento del 6,6%. Tuttavia, alle attuali quotazioni inferiori a 93,50 centesimi, lo stesso titolo oggi rende l’8,56%. Il debito di Istanbul è classificato come “non investment grade” da parte delle principali agenzie di rating: BB- per Fitch e B2 per Moody’s.

La società petrolifera statale messicana Petroleos Mexicanos (Pemex) ha emesso nuove obbligazioni in dollari per un controvalore di 1 miliardo. L’operazione rientra all’interno del piano  pubblico da 3,5 miliardi, con cui il governo del presidente Andres Manuel Lopez Obrador sosterrà la compagnia, gravata dai circa 115 miliardi di debiti, i più alti al mondo per una società del comparto petrolifero. Il piano prevede il pagamento cash e l’emissione di nuove obbligazioni Pemex a 10 anni per i possessori di titoli in scadenza dal 2024 al 2030. Invece, ai possessori dei titoli con scadenza dal 2044 sarà offerto solo un pagamento in contanti. Pemex con questa emissione vuole approfittare dei bassi rendimenti dei bond ad oggi. Rating assegnato a Pemex BBB/BB-. Nello specifico il nuovo titolo con taglio minimo da 10mila dollari con multipli di mille ha una cedola del 6.7% ed è stato emesso al prezzo di 99,976 con Isin USP8000UAA71.

In ripresa le emissioni di minibond: Cantine Ermes ha collocato un minibond, con garanzia Sace, da 3 milioni di euro con durata sette anni. Cantine Ermes, società cooperativa agricola fondata nell’Isola nel 1998, è cresciuta fino ad operare, su tre regioni: Sicilia, Veneto e Puglia.

Lmm Logistics di Torino,società nel campo del settore della logistica alimentare, ha collocato un prestito obbligazionario sotto forma di un minibond della durata di 5 anni.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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