Ripresa, i big manager non ci credono

Giovedì 24 luglio ribassista, dopo quasi una settimana all’insegna dei guadagni, sui principali listini sono tornate le vendite. Nella grande mela il Dow Jones ha chiuso la seduta in rosso, -2,18%. Negativa anche l’Europa con l’Eurostoxx che registra un -0,97%. A risentire maggiormente delle vendite è stato il comparto finanza, che in questi mesi ha amplificato l’andamento delle vendite e degli acquisti rispetto agli altri settori.

Conferma di questo comportamento è il BlueIndex, indice dei titoli del risparmio gestito, che ha chiusura delle contrattazioni ha perso il -2,70%, perdendo maggiormente rispetto agli indici guida. Tra le componenti del BlueIndex in evidenza le americane [s]Citigroup[/s] -9,75%, [s]American Express[/s] -7,44% e [s]Jp Morgan[/s]-6,72%. Hanno chiuso invece positivamente la svizzera [s]Credit Suisse[/s] +5,31% e l’italiana [s]Intesa Sanpaolo[/s] +3,39%.

Teoricamente a far tornare le vendite sono stati i dati macro negativi provenienti dall’america. Il primo riguarda le richieste di sussidi di disoccupazione, aumentati a 400 mila unità, dato che si attesta sui livelli del 2005. Altro outlook uscito riguarda il settore immobiliare che vede diminuire del -2,6% le vendite delle case esistenti. Dato questo, peggiore delle stime degli analisti.

Praticamente però le vendite sembrano essere tornate più per l’analisi tecnica. I due dati macro erano già stati annunciati e la situazione era già abbastanza chiara ad inizio settimana, per cui non si spiega la reazione. Ma un indagine condotta da alcuni istituti finanziari americani ha evidenziato che i maggiori gestori al mondo puntano a detenere liquidità piuttosto che equity. Senza alcun dubbio al momento questa strategia è tra le migliori, in quanto permette di reagire a variabili quali: redemption, direzionalità del mercato e nuovi trend. Ma per poter ottenere profitti, anche chi possiede liquidità, deve comunque operare sul mercato, magari con un orientamento di breve, da intraday.

E allora il punto interrogativo, un mercato così nervoso e scarso di fiducia è generato da gestori che hanno deciso di abbandonare l’analisi fondamentale per dedicarsi completamente a quella tecnica. Oppure a generare i rimbalzi sono i soliti speculatori di giornata. A questo punto di una sola cosa si è certi, e cioè che alla storia della ripresa si fa fatica a credere.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 113,48 EUR -2,04%
American Express Nyse 36,41 USD -7,44%
Anima Borsa Italiana 1,18 EUR +0,6%
Axa Euronext 19,845 USD -1,75%
Azimut Borsa Italiana 5,565 EUR -1,97%
Banca Generali Borsa Italiana 4,59 EUR -2,9%
Bank of NY Mellon Nyse 35,23 USD -2,22%
Barclays Lse 26,59 USD -4,45%
BlackRock Nyse 212 USD -4,74%
BNP BNP 64,76 EUR -1,43%
Citigroup Inc Nyse 19,06 USD -9,75%
Credit Agricole Euronext 14,62 EUR -0,34%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 52,55 CHF +5,31%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 59,12 EUR -1,30%
Dexia Euronext 8,87 EUR -1,98%
Fortis Euronext 10,04 EUR -0,79%
FT Inv. Nyse 95,19 USD -4,77%
Goldman Sachs Nyse 180,26 USD -4,05%
Henderson Lse 126 GBp +1,20%
HSBC Investments

Lse 838 GBp -0,62%
ING Euronext 21,85 EUR -1,10%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 3,72 EUR +3,39%
Invesco Nyse 22,85 USD -5,57%
Janus Capital Group Nyse 28,36 USD +3,50%
Jp Morgan Nyse 39,14 USD -6,72%
Julius Baer Swiss Market Exchange 66,4 CHF +2,23%
Legg Mason Nyse 38,21 USD -4,95%
Man Group Lse 605,5 GBp -1,30%
Mediobanca Borsa Italiana 10,44 EUR +0,64%
Mediolanum Borsa Italiana 2,805 EUR -1,47%
Morgan Stanley Nyse 37,24 USD -4,78%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1,786 EUR -0,33%
Natixis Euronext 5,74 EUR 0,00%
Nordea bank Omxnordicexchange 88,8 SEK -1,66%
Raiffeisen Wiener Borse 82,78 EUR -2,88%
Schroders Lse 1015 GBp -2,12%
Skandia (Old Mutual) Lse 101,4 GBp -1,45%
State Street Nyse 68,97 USD -3,99%
Ubs Swiss Market Exchange 23 CHF -1,29%
Unicredit Borsa Italiana 4,015 EUR +0,48%

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