E' d'obbligo lo shopping nel bel paese

«Nel settore retail l’Italia sarà uno dei migliori performer in termini di aumento del canone di locazione nel medio termine». E’ questa l’opinione di Alice Breheny (nella foto), head of research di Henderson Global Investors, intervistata da REALTY.

Anche se questa affermazione può sorprendere, visto che le prospettive di crescita economica del nostro paese nei prossimi anni non sono molto favorevoli, il manager ritiene che il settore retail nostrano risenta in misura minore delle questioni macro-economiche, e che la crescita del canone deriverà principalmente da un disequilibrio tra domanda e offerta.

Secondo l’analisi condotta da Breheny il mercato italiano è caratterizzato da un ampio bacino di consumatori con tassi di reddito pro-capite disponibile superiori alla media, in particolare nel nord Italia. Al tempo stesso, il paese presenta un’offerta caratterizzata da un basso livello di modernizzazione e tradizionalmente il retail si è concentrato su punti vendita localizzati lungo le vie più importanti delle principali città, a scapito delle unità commerciali presenti nei centri storici che non riescono a soddisfare i requisiti dei retailer.

«Nonostante l’Italia sia in ritardo rispetto al resto d’Europa in termini di sviluppo di questo settore – afferma Breheny – presenta un’offerta con potenziali qualità superiori alla media, possiede una pipeline di sviluppi retail molto interessante e questo genererà buone opportunità per gli investitori stranieri che desiderano entrare in questo mercato».

Inoltre, la crescita di retailer domestici sempre più importanti, alimentata dall’entrata e dall’espansione di brand retail internazionali, ha fatto sì che la domanda di strutture commerciali moderne si sia mantenuta su buoni livelli.

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