Asset allocation: lo stock picking è meglio

La minaccia del COVID-19 è tornata in queste ultime settimane in tutto il suo vigore, con una quarta ondata che ha colpito il mondo intero e con l’emergere della variante Omicron che ha rappresentato uno shock per i mercati. “La conseguenza è una maggiore volatilità, ambiente più fertile per gli stock picker, che traggono beneficio dalla maggiore dispersione“, avverte Paul Marriage, gestore del fondo HI European Market Neutral Fund di Hedge Invest Sgr, che di seguito spiega nel dettaglo la view.

In effetti, queste condizioni di mercato sono state di grande aiuto per la nostra strategia market neutral, essendo questa basata sul bilanciamento di posizioni long/short e su un accurato stock picking nei mercati azionari UK ed europei, con un approccio di tipo fondamentale. Per questo, la volatilità dell’ultimo periodo non ha inficiato la resilienza del nostro portafoglio.

In particolare, nel mercato UK abbiamo registrato alcune performance molto positive. È il caso di Royal Mail, la più importante azienda postale britannica che è riuscita ad effettuare un vero e proprio cambiamento operativo. Gli utili stanno crescendo dopo due anni di declino ma la valutazione rimane costante con un EV/EBIT di c 5x ex leasing. Solo considerando GLS, va detto che se fosse quotata separatamente, varrebbe almeno 13x gli utili.

Per quanto riguarda l’Europa continentale, negli ultimi mesi il mercato automotive ha sofferto, con le spedizioni in calo del 30% nel terzo trimestre, in scia alle interruzioni della catena di approvvigionamento: tuttavia, i prezzi forti hanno protetto i margini operativi. Ora che, come si spera e prevede, le spedizioni accelereranno, ci aspettiamo che questo settore sia uno dei pochi segmenti industriali a sperimentare un miglioramento significativo. Venendo alle singole posizioni “nel continente”, le nostre scelte preferite sono Daimler e Stellantis.

In conclusione, siamo incoraggiati dalla progressione positiva del fondo a fronte di mercati molto instabili e di una mancanza di trend chiari. Restiamo consapevoli del rischio di essere in posizioni troppo affollate e continuiamo a ricercare nuove idee. Entriamo nel 2022 fiduciosi, perché c’è parecchia crescita degli utili disponibili, in particolare nel Regno Unito, un mercato che pensiamo debba ancora mostrare tutto il suo pieno potenziale.

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