Asset allocation, mercati emergenti: le prospettive incoraggianti

Il 2021 è stato un anno difficile per i mercati emergenti per via del rallentamento della Cina, della debolezza delle valute e delle continue sorprese dovute alle insorgenze del Covid. Tuttavia, riteniamo che ci siano motivi per essere più ottimisti sulle prospettive dei mercati emergenti nel 2022 e negli anni a venire”. Parola di Raheel Altaf, gestore fondi Mercati Emergenti, Artemis IM, che di seguito spiega nel dettaglio l’outlook.

Comunque è un contesto interessante per gli stock picker

Anche se c’è motivo per essere fiduciosi, preferiamo non fare previsioni. Secondo Warren Buffet: “Le previsioni possono dire molto su chi le fa, ma non dicono nulla sul futuro”.

Detto questo, come sempre la nostra attenzione si concentra sulle caratteristiche osservabili e sulle condizioni attuali del mercato. Vediamo motivi per essere cauti in alcune aree ed entusiasti in altre – un ambiente fecondo per lo stock picking. Per esempio, l’impegno della Cina a ridurre le emissioni di carbonio nei prossimi decenni ha creato opportunità di crescita strutturale. Tuttavia, la rimozione delle misure di stimolo e il giro di vite sulle società internet hanno creato cautela in aree che una volta sembravano essere prezzate per una crescita costante.

Un argomento che ha occupato le prime pagine dei giornali nel corso dell’anno è quello dell’inflazione, che ha subito un forte aumento, inizialmente come conseguenza della domanda repressa all’interno delle economie che hanno riaperto e successivamente per i limiti e i colli di bottiglia delle catene logistiche in tutto il mondo. La situazione quindi è tale da non lasciare ad alcune banche centrali altra scelta se non quella di orientarsi verso un inasprimento della politica monetaria, andando probabilmente ad incidere sui margini di profitto in alcune aree.

Come si comporteranno le diverse classi di attività in questo contesto?

Se l’inflazione rimane elevata, le prospettive per i titoli di crescita potrebbero non sembrare così attraenti. Il grafico in basso indica che i mercati emergenti e, in particolare, le azioni value presentano un’opportunità a causa dei loro rendimenti più elevati. Il nostro fondo ha un’esposizione significativa in quest’area, offrendo un rendimento ben superiore a quello di altri investimenti.

Rendimenti degli utili futuri

Quando si riprenderanno le azioni value?

Una Federal Reserve più aggressiva crea alcuni rischi per i mercati emergenti, ma le azioni di queste regioni continuano ad essere trascurate e ragionevolmente valutate rispetto a quelle dei mercati sviluppati. Sono particolarmente convenienti rispetto alle azioni statunitensi. Data la loro sottoperformance, riteniamo che le aree non amate del mercato (“azioni value”) possano offrire i migliori rendimenti.

Negli ultimi anni, i rally delle azioni value hanno avuto vita breve. La nostra impressione è che questo abbia creato un pregiudizio comportamentale, in cui gli investitori sono diventati più avversi ai titoli value. L’evidenza a più lungo termine suggerisce che siamo nelle prime fasi di una ripresa per i titoli value. Questo rappresenta un’opportunità per chi, come noi, è ben posizionato a coglierla.

Disallineamento tra i prezzi delle azioni e i fondamentali

Ciò che rende il contesto attuale particolarmente entusiasmante per noi è che i prezzi delle azioni delle società in cui abbiamo investito non hanno tenuto il passo con le prospettive dettate dai fondamentali. Il nostro processo si è rivelato in passato molto efficace nell’identificare le società che offrono una crescita superiore a quella del mercato e restiamo convinti che in futuro continuerà a darà prova di questa sua efficacia. Continuiamo a perfezionare il nostro processo perché crediamo che nel lungo periodo i nostri investitori saranno premiati da una crescita del valore fondamentale per azione superiore alla media.

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