Mercati, Pmi: ecco il primo sondaggio sulle prospettive degli ad

IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’IPO Advisory su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia), ha presentato la prima survey sulle prospettive per il 2022 dei CEO delle società quotate su Euronext Growth Milan. L’analisi è stata condotta su 73 CEO, il 42% delle società del mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI, rappresentativo di una capitalizzazione pari a 4,8 miliardi di Euro.

“Le PMI quotate su EGM prevedono una crescita dei ricavi nel 2022 e una crescita delle assunzioni per l’84%, dimostrando grande capacità di resilienza rispetto allo scenario post-pandemico – afferma Anna Lambiase, ad di IR Top Consulting –  Emerge una rinnovata fiducia sostenuta dalla quasi totalità degli amministratori delegati interpellati. Ancora una volta sono gli ESG a essere considerati un fattore determinante: il 60% dei CEO li ritiene importanti per lo sviluppo e la crescita delle aziende e il 36% fondamentali. Il 40% dei CEO considera le aree più importanti in cui investire l’innovazione, la sostenibilità e l’internazionalizzazione, che rappresentano leve strategiche per migliore la competitività delle imprese. La fiducia dei CEO riguarda anche l’Italia come Paese prioritario per il proprio business, con il 16%, superando Usa, Spagna e Francia”.

Aspettative dei CEO per il 2022

Su un campione di 73 società, il 97% dei CEO stima una crescita dei ricavi nel 2022; i settori verso i quali emergono le maggiori potenzialità di investimento sono rappresentati dalla Tecnologia (19%), Servizi (17%), Energetico e Fonti Rinnovabili (11%). Sulle prospettive dell’economia mondiale nei prossimi mesi, il 40% delle PMI ritiene che le aree più importanti su cui investire nel futuro siano quelle dell’innovazione, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione. Inoltre, il 74% delle società nutre aspettative positive sull’andamento del proprio business, mentre l’80% confida che nei prossimi mesi un maggior numero di investitori possa essere interessato a puntare sul rispettivo titolo azionario. Positiva anche l’aspettativa sulle opportunità di lavoro; l’84% degli amministratori delegati delle società intervistate prevede un incremento delle assunzioni per lo sviluppo del proprio business. Il 28% dei CEO ritiene che le operazioni di M&A siano le più significative al fine di supportare la crescita del proprio business, a differenza del 21% che considera la crescita organica come il vero asset di sviluppo. Sulle prospettive future resta la variabile Covid-19: la percezione che gli effetti della pandemia potrebbero protrarsi nei mesi a venire riguarda il 71% dei CEO intervistati che ritiene, infatti, che gli impatti andranno monitorati.

Le vie più efficaci alla crescita. Il peso degli ESG

La crisi del COVID-19 ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza delle tematiche sociali nel processo decisionale relativo agli investimenti. La sostenibilità può rappresentare una leva di crescita importante per le aziende; infatti, l’integrazione di progetti di sviluppo sostenibile nelle strategie di business viene considerata dal 60% dei CEO un’opportunità per ridisegnare prodotti e servizi, coinvolgendo clienti, dipendenti e fornitori. Il 45% dei CEO ritiene la tematica sociale quella più rilevante all’interno del proprio business seguita da quella ambientale (37%) e di governance (36%), nella convinzione che un’impresa che gestisce la propria attività in modo sostenibile agisce con responsabilità per ridurre gli impatti e minimizzare i rischi a vantaggio della collettività e dell’ambiente, generando valore da condividere con i propri stakeholder. Lo studio ha poi approfondito come l’impegno in ambito ESG venga comunicato al mercato: il 42% dei CEO afferma che il canale principale è il sito web aziendale. Nonostante la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità risulti un driver strategico, che conduce a una maggiore consapevolezza dell’impatto delle politiche aziendali, solo il 29% delle aziende intervistate dichiara di redigerlo e di comunicare le sue iniziative in materia sui profili social aziendali.

In ambito ESG, quali temi risultano più rilevanti per il vostro business, e in che misura? (0=per nulla rilevanti; 1=poco rilevanti; 2=mediamente rilevanti; 3=fondamentali)

Uno sguardo all’economia globale e al PNRR

Il 93% dei CEO esprime fiducia nella ripresa economica globale e in particolare dell’Italia: infatti, 23 società del campione (16% degli intervistati) vede il Paese Italia come il più interessante per lo sviluppo del proprio business, seguono USA (14%), Spagna e Francia (9%). Sugli effetti finali generati dal PNRR, i CEO italiani esprimono soddisfazione; per il 68% si avranno conseguenze positive per la crescita, lo sviluppo e la ripresa del business. Alla luce di quanto espresso, il 64% delle società ritiene che l’andamento dell’economia stia influenzando positivamente lo sviluppo della propria azienda, mentre per il 10% degli intervistati la situazione economica sta impattando negativamente sul proprio business.

EGM (Euronext Growth Milan) in sintesi

Secondo le analisi dell’Osservatorio PMI, al 31 dicembre 2021 il mercato Euronext Growth Milan conta 174 società quotate per una capitalizzazione complessiva pari a 11,5 miliardi di euro. Euronext Growth Milan si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle PMI: dal 2009 ad oggi ha accolto oltre 230 società (compresi passaggi su MTA e delisting) e la raccolta in IPO è stata pari a oltre 4,7 miliardi di euro. Il mercato ha registrato un notevole sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) e del credito di imposta sui costi di IPO (CDI): +126% in termini di società quotate rispetto al 31 dicembre 2016, +296% in termini di capitalizzazione rispetto al 31 dicembre 2016. EGM si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle PMI. In termini di società quotate i settori più rappresentati sono Tecnologia (21%), Industria (17%), Servizi (14%) e Finanza (13%); le regioni più rappresentate sono Lombardia (35%), Lazio (13%) ed Emilia-Romagna (11%).

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