Secondo Il Sole 24 Ore si terrà mercoledì l’incontro sul caro-energia al Ministero dello Sviluppo Economico. Individuare in modo consensuale con gli operatori un prezzo soglia sostenibile oltre il quale fissare il contributo degli operatori energetici sarebbe comunque complicato.
L’obiettivo dei provvedimenti sono i 40 twh idroelettrici ed i 10-20 twh di solare incentivato con il conto energia (incentivo fisso + il prezzo del PUN).
Il Sole 24 Ore stima che assumendo prezzi teorici dell’energia per l’intero 2022 a 150 €/mwh l’extra-profitto per questi ultimi sarebbe di 1.8 mld di euro. Per l’idroelettrico, con lo stesso scenario, i profitti teorici sarebbero 4.8 mld contro un profitto di circa 1.2 mld se i prezzi fossero a 60 €/mwh. Infine, andrebbe verificato chi ha venduto forward senza extra-profitti, come Enel che avrebbe venduti i suoi 15 twh idroelettrici a 60 €/mwh.
L’obiettivo del Governo sarebbe raccogliere dal contributo di solidarietà circa 2 mld.
Le società più esposte, secondo gli analisti di Equita, sono Enel (90% produzione venduta forward), A2a (4 twh idrolettrici di cui 55% produzione forward), Iren (1.3 TWh hydro 90% già venduti), Erg e Alerion.
Il giudizio finale su un intervento del Governo dipenderà molto dai livelli di pricing sul quale gli eventuali extra profitti verranno misurati.