Investimenti, il portafoglio per sfruttare i rialzi del petrolio

Nel rapporto mensile lAgenzia Internazionale per l’Energia (Iea) ha leggermente migliorato le proiezioni sulla crescita della domanda globale di petrolio di 200mila barili al giorno per il 2022. L’Iea prevede quindi ora che il consumo globale possa raggiungere quest’anno il suo livello pre-pandemico di 99,7 mln di barili al giorno.

L’offerta globale di petrolio dovrebbe aumentare di 6.2 mbg nel 2022 se l’Opec+ sbloccherà completamente i suoi tagli. L’anno scorso, l’offerta globale di petrolio è cresciuta di 1.5 mbg. La maggior parte dell’aumento di quest’anno proverrebbe dall’Arabia Saudita, con gli Stati Uniti, il Canada e il Brasile produrre ai loro più alti livelli annuali di sempre. Negli Usa l’Iea prevede invece un aumento di 1 mbg favorito dai prezzi più alti del petrolio.

Con l’offerta totale di petrolio dell’Opec+ che dovrebbe aumentare quest’anno di 4,4 mbg, l’effettiva spare capacity del cartello sarà di soli 2.6 mbg nel secondo semestre“, fanno notare gli analisti di Equita.

Le scorte totali dell’industria nelle economie sviluppate si sono attestate a 2.756 mld bbl a novembre, in calo di 354 mln di barili su base annua e il livello più basso in sette anni. Secondo la Iea, se la domanda continuasse a crescere in modo sostenuto o l’offerta deludere, il basso livello delle scorte e la riduzione della spare capacity provocherebbero un altro anno volatile nel 2022 per i prezzi del greggio.

Le azioni per sfruttare questo scenario

“I nostri titoli favoriti nel settore petrolifero sono Eni e Galp fra le integrate e Tenaris nel segmento dei servizi”, affermnano da Equita.

 

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