Mercati sotto assedio: cosa accade ora alle obbligazioni

Mentre gli analisti nelle ultime settimane erano impeganti a leggere i numeri dei dati macro economici, l’aumento dell’inflazione, i rialzi dei tassi e le conseguenze delle prossime politiche economiche delle banche centrali, si è forse sottovalutato quanto stava succedendo ai confini orientali dell’Europa che ogni tanto avevano influito nei prezzi degli scambi, salvo poi rientrare immediatamente per la fiducia dell’intervento diplomatico.

L’arma della fornitura di materie prime, gas in particolare, ha più preoccupato per l’impatto sull’inflazione e sui costi di produzione, oggi rischia di avere risvolti maggiori soprattutto per l’incertezza di quali saranno le conseguenze di questa escalation militare.

Il primo impatto è come sempre sui listini azionari che sono il termometro in situazioni di crisi internazionali che hanno visto dopo due anni e nello stesso periodo una serie di sedute particolarmente difficili e che proietteranno la volatilità negli scambi per un tempo che appare al momento di difficile previsione. Al contrario le materie prime ed i cosidetti “beni rifugio” come i metalli preziosi hanno guadagnato terreno dalla situazione di crisi.

Buona tenuta dei titoli governativi che in parte rientrano tra i beni rifugio e che potrebbero, con la crisi, essere oggetto di revisioni nelle politiche delle banche centrali. Infatti molti addetti ai lavori cominciano a prevedere che il piano di allentamento del riacquisto dei titoli da parte della Bce che si pensava potesse iniziare già nel corso di quest’anno per la ripresa economica dell’Eurozona, venga completamente rimesso in discussione dagli eventi delle ultime ore e di conseguenza il mercato obbligazionario governativo ha reagito positivamente.

Anche lo spread contro Bund è sceso a quota 163 con il rendimento del nostro decennale che passa dall’1,9% all’1,77%, mentre il Bund tedesco scende da 0,26% a 0,15% circa. Quindi i governativi dell’Eurozona ritornano in primo piano come “fly to quality” a danno dei paesi periferici ed emergenti, colpiti come danno collaterale dalla crisi Russia-Ucraina, con entrambi i titoli dei paesi coinvolti pesantemente penalizzati nei prezzi, trascinando così la speculazione verso altri paesi dell’area emergente, soprattutto nell’est Europa.

A conferma del probabile rinvio delle operazioni di riduzione acquisto titoli, sono arrivate anche le parole del portavoce della Bce, Holzmann, che ha dichiarato che la politica d’indirizzo intrapresa potrebbe subire dei rinvii a causa dell’improvvisa crisi a cui stiamo assistendo.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Tra le emissioni di maggior rilievo nella settimana, prima degli eventi di giovedi, la Kfw con scadenza nel 2025 è uscita con cinque miliardi e cedola del 0.125%, ricevendo ordini quasi dieci volte superiori all’offerta. Il prezzo fissato a 99,914 si è mantenuto sul prezzo nei primi giorni di grey market, salvo poi salire in area 100,20. Isin DE000A3MP7J5 e taglio minimo da mille euro con multipli di mille.

La Turchia ha raccolto sui mercati internazionali tre miliardi di dollari attraverso l’emissione di un nuovo bond islamico a cinque anni. Gli ordini hanno raggiunto quota 10,75 miliardi, più che triplicando l’importo offerto. Il successo dell’operazione è stato reso possibile grazie all’elevata domanda arrivata dagli investitori degli Emirati Arabi Uniti. Il “sukuk”, stando alla denominazione utilizzata per descrivere questa tipologia di obbligazioni, ha scadenza a cinque anni e offre cedola fissa del 7,25%. Alla vigilia dell’emissione, si parlava di un tasso d’interesse tra 7,5% e 7,625%.

Il bond islamico “Sukuk” ha una struttura di base un po’ diversa da quelli del mondo occidentale, infatti l’obbligazionista riceve una remunerazione sulla base dei guadagni che il debitore riesce a realizzare investendo il capitale raccolto. Questo in conseguenza del divieto imposto dalla religione islamica di prestare denaro dietro interessi. Con questo meccanismo, si cerca di coniugare la necessità del mercato di reperire capitali e quella degli obbligazionisti di ricevere un rendimento, entrambi formalmente senza infrangere la sharia”, ossia il principio della legge islamica.

Sulla scia di questo successo anche l’Egitto aveva annunciato un’analoga emissione per la prossima settimana, sarà però da vedere alla luce di quanto successo se si attenderanno tempi di mercato meno colpiti dalla volatilità.

Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori

Per la parte corporate, il mercato ha salutato il ritorno sul mercato della Unilever che mancava dal mercato primario dal marzo del 2020 allo scoppio della pandemia. L’offerta si è chiusa mercoledi con successo con tre titoli offerti, di cui due in euro ed uno in sterline. Per la parte euro sono stati offerti 500 milioni sulla scadenza 2026 con cedola dello 0.75%, Isin XS2450200824; sulla scadenza 2031 la cedola è stata fissata all’1,25% con 650 milioni e Isin XS2450200741, Per entrambe il taglio minimo è di 100mila euro conmuktipli di mille con rating A+. Taglio da 300 milioni per il titolo in sterline con cedola del 2.125% e scadenza nel 2028; Isin XS2450201046 e taglio minimo sempre da 100mila steline con multipli di mille.

Deutsche Bahn Finance si è affacciata sul mercato obbligazionario con una nuova obbligazione senior a 12 anni. Prime indicazioni di rendimento in area 70 punti base sul tasso midswap, abbassate a 47 punti base con ordini che hanno raggiunto i tre miliardi di euro. Il bond (Isin XS2451376219) paga una cedola nnua lorda dell’1.375%, prezzo 99.847, equivalente a un rendimento dell’1.389%. Ammontare dell’emissione 750 milioni, scadenza 3 marzo 2034, lotto minimo mille uero con multipli di mille e rating AA-.

ING Bank  è tornata sul mercato obbligazionario lanciando un covered bond in euro a sette anni (23 febbraio 2029) da 1.5 miliardi di euro. Gli ordini hanno superato 1.8 miliardi. Le prime indicazioni di rendimento erano pari a circa 4 punti base in più sul tasso midswap, con il rendimento che poi è stato fissato al livello di 1 punto in più. Isin del titolo Isin DE000A2YNWA1 e taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila, cedola 0.625%, prezzo 99.652 per un rendimento finale dello 0.676%.

Berlin Hyp ha collocato un covered bond a sette anni (23 febbraio 2029) da 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 3 punti base sopra il tasso midswap, abbassate poi a 1 punto base sotto il tasso midswap, grazie agli ordini che hanno superato 1.5 miliardi di euro. L’obbligazione covered (isin DE000BHY0JD5) paga una cedola annua lorda dello 0.625%, prezzo 99.666 equivalente a un rendimento dello 0.674%. Lotto minimo mille euro con multipli di mille e rating AAA.

DekaBank Deutsche Girozentrale ha collocato un covered bond a cinque anni con scadenza 1° marzo 2027. Ammontare dell’emissione 250 milioni di euro contro 900 milioni di ordini raccolti. Il nuovo covered bond paga una cedola annua lorda dello 0.50%, prezzo 99.857, rendimento 0.529%, equivalente a 1 punto base sotto il tasso midswap. Lotto monimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila, rating AAA e Isin XS2449929194.

La banca d’affari americana Goldman Sachs ha emesso nuove obbligazioni a tasso misto, denominate in euro e con scadenza a cinque anni (IsinXS2398666110). L’importo collocato è stato di 80 milioni di euro. Si tratta di un bond a tasso misto in quanto corrisponde una cedola fissa lorda del 2,50% per il primo anno, successivamente al quale la cedola diventa variabile e agganciata all’Euribor a tre mesi prevedendo un tasso minimo dello 0.25% lordo e un valore massimo del 2,50% lordo. Lotto minimo negoziabile 1.000 euro e rating BBB+.

Banco Bpm ha esercitato la call su un bond perpetuo con rendimento del 6,756% (Isin XS0304963373) emesso dal Banco Popolare di Verona e Novara nel giugno del 2007. L’emissione che sarà ritirata dal mercato alla data del 21 marzo ha un valore di 105 milioni di euro, a fronte di 300 milioni emessi nel 2007.

Vestas Wind Systems Finance, produttore mondiale di turbine eoliche, ha allo studio due nuovi sustainability-linked bond con scadenza a sette e 12 anni. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro e rating Baa1.

Offerta anche dalla Carraro per un nuovo titolo collocato fino ad un massimo di 120 milioni dedicato al retail con tasso d’interesse del 3.75% e taglio minimo da mille euro che allunga la scadenza del debito societario fino al 2028, fatto salvo l’esercizio di alcune call previste nel corso della vita del titolo, isin del titolo nuovo cpon Isin XS2432299365. Terminata l’operazione, la società richiamerà uno dei titoli in circolazione con scadenza 2025 per 180 milioni esercitando la call.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!