Criptovalute, boom di volumi in Russia e in Ucraina

Gli scambi tra il rublo russo e il Bitcoin sono ai massimi da nove mesi, dopo che a causa della guerra scoppiata in Ucraina il rublo è crollato sui mercati finanziari contro le principali valute. Nella notte il rublo ha perso circa il 30% sul dollaro statunitense, prima che venissero chiuse le contrattazioni, come riportato da Cryptonomist.ch.

Aumentano gli scambi tra rublo, Bitcoin e Tether

I dati registrati dalla società di analisi Kaiko, indicano che il volume di bitcoin denominato in rubli (RUB) è salito a quasi 1,5 miliardi di rubli giovedì, raggiungendo il massimo da maggio. “L’attività si è concentrata su Binance. Anche il volume della grivna Bitcoin-Ucraina è aumentato, ma non tanto quanto i livelli di ottobre. BTC-UAH viene scambiato solo su 2 scambi: Binance e LocalBitcoin”. Questo ha affermato al giornale CoinDesk, l’analista di ricerca di Kaiko Clara Medalie.

Mentre secondo la società Chainalysis, specializzata in ricerche ed analisi sul mondo crypto, la crescita degli scambi tra Bitcoin e la valuta russa sarebbe stata maggiore di 8,6 volte, dallo scoppio del conflitto. Ma anche per la valuta ucraina, la grivna, gli scambi con il Bitcoin sarebbero cresciuti di 8,2 volte in quel periodo.

Per quanto riguarda il rublo, secondo Kaiko sarebbero molto cresciuti anche gli scambi con Tether e con volumi ai massimi da otto mesi.

Russia e Ucraina, aumenta l’adozione delle criptovalute

D’altra parte sia in Ucraina che in Russia l’adozione delle criptovalute è  piuttosto alta. Secondo l’ultimo Global Crypto Adoption Index di Chainalysis, l’Ucraina si trova al quarto posto, mentre la Russia al diciottesimo “L’adozione e l’alfabetizzazione delle criptovalute sono elevate sia in Ucraina che in Russia, classificandosi rispettivamente al 4° e 18° posto nell’indice globale di adozione di criptovalute di Chainalysis. Pertanto, potremmo aspettarci che i cittadini si rivolgano alle criptovalute di fronte alla svalutazione della valuta”,  ha affermato l’azienda.

Secondo l’azienda Elliptic, sarebbero in forte crescita anche le donazioni in criptovalute in Ucraina, sia a organizzazioni non governative che al governo ucraino stesso. Le donazioni di questo tipo avrebbero già raggiunto la somma di 16,7 milioni di dollari negli ultimi cinque giorni.

Criptovalute per aggirare le sanzioni

Inoltre secondo alcuni esperti la Russia potrebbe cercare di aggirare le pesanti sanzioni che le verranno comminate, proprio grazie all’utilizzo delle criptovalute. Secondo le ultime dichiarazioni della banca centrale russa sarebbe ormai quasi pronto il nuovo rublo digitale. A novembre era stato annunciato il via ai primi test su un nuovo CBDC di stato.

D’altra parte già Iran e Corea del Nord da tempo userebbero proprio le criptovalute per mitigare gli effetti delle sanzioni a loro imposte dalla comunità internazionale. “La diminuzione del potere sanzionatorio degli Stati Uniti deriva da un sistema in cui questi stati-nazione sono in grado di effettuare transazioni senza passare attraverso il sistema bancario globale”.

Questo ha affermato al New York Times, Yaya Fanusie, Chief Strategist del Center for a New American Security, che ha studiato gli effetti della criptovaluta sulle sanzioni.

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