Asset allocation: cinque ragioni per puntare sui corporate bond

I mercati rimangono volatili a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, che sta lasciando molti investitori incerti sulle prospettive di mercato per i prossimi mesi. Se il passato ci insegna qualcosa, gli eventi geopolitici tendono a essere di breve durata per i mercati finanziari. Inoltre, le ultime sanzioni Swift su alcune banche russe dovrebbero essere ampiamente contenute e ben digerite dal mercato, dato che la Russia contribuisce per circa il 3% alla produzione economica mondiale.

“Nonostante l’attuale incertezza, le prospettive degli spread di credito nella zona euro potrebbero offrire un valore interessante“. Ad afffermalo sono Claudia Fontanive-Wyss, Portfolio Manager e Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Credit di Vontobel, che di seguito spiegano le ragioni.

Ciò è rafforzato dal fatto che i mercati dei titoli di stato molto probabilmente inizieranno a mettere in dubbio che i previsti aumenti dei tassi si siano già materializzati. L’aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe esacerbare l’inflazione nel breve termine, dato che l’inflazione basata sui costi è nota per essere auto-rivoluzionaria, distruggendo la domanda e, in definitiva, erodendo la crescita economica. Questo, insieme al deterioramento del sentimento dei consumatori, al calo del reddito disponibile e alle condizioni finanziarie più rigide, eserciterà una naturale pressione al ribasso sull’inflazione nel medio termine.

La ricaduta economica della situazione ucraina significa anche che la crescita globale dovrebbe moderarsi, e siamo dell’opinione che le banche centrali terranno a mente che una stretta troppo aggressiva potrebbe mettere a repentaglio l’attuale prospettiva economica ancora decente. Quindi, pensiamo che la politica accomodante sia qui per rimanere, e che le attuali aspettative esagerate di rialzo dei tassi siano destinate a moderarsi. Prevediamo che sia la BCE che la Federal Reserve saranno più attente alla crescita e al sentimento degli investimenti aziendali che all’inflazione, e quindi saranno meno hawkish. Non c’è nulla che cambi il nostro approccio misurato della Fed di circa quattro rialzi per il 2022 e non cambiamo nemmeno la nostra visione che i rialzi dei tassi in Europa potrebbero iniziare solo durante il 2023.

In questo contesto, le obbligazioni societarie dei mercati sviluppati dovrebbero generalmente offrire un buon posto per gli investitori che cercano un profilo di rischio-rendimento misurato per il resto dell’anno. Ci sono cinque ragioni che vogliamo che gli investitori considerino:

1) Spread più ampi: gli spread di credito si sono allargati a causa della volatilità del mercato che è derivata dall’invasione russa dell’Ucraina, dalle banche centrali hawkish e dai timori di inasprimento. Gli spread di credito sembrano anche attraenti dati i solidi fondamentali del credito che sono in atto. Non sono lontani dal riflettere spread di tipo recessivo, in un momento in cui Moody’s prevede che i tassi di default globali scendano all’1,5% nel secondo trimestre 2022.

2) Maggiore reddito da carry: i tassi privi di rischio sono aumentati di circa 50 punti base da un anno all’altro sia per i Treasury statunitensi che per i Bund tedeschi, offrendo ora agli investitori un miglior reddito da carry.

3) Scarsità nell’offerta di obbligazioni: le aziende europee hanno alti saldi di cassa e non hanno bisogno di emettere molto debito nel 2022. Inoltre, i prestiti bancari sono ora un’opzione di finanziamento più economica per i treasurer e i volumi dei prestiti sono anche destinati ad aumentare quest’anno. In combinazione con gli acquisti totali del programma di acquisto del settore corporate (CSPP) di 5 miliardi di euro al mese, in media, ci aspettiamo una bassa offerta netta, e questo rappresenta un forte fattore di supporto tecnico per i mercati delle obbligazioni societarie.

4) Sostituzione delle obbligazioni in scadenza: le banche centrali stanno affrontando significative scadenze imminenti nei loro portafogli di obbligazioni societarie, i cui proventi verranno reinvestiti. La BCE deve affrontare circa 1,5 miliardi di euro al mese di obbligazioni societarie in scadenza nel suo portafoglio nel 2022, 2,3 miliardi di euro al mese nel 2023 e livelli ancora più alti negli anni successivi. Crediamo che questo rimarrà di supporto.

5) Un buon punto d’ingresso: gli spread di credito si sono riprezzati e i rendimenti sono saliti, offrendo un buon punto d’ingresso. Gli spread corretti per le opzioni (OAS) nell’universo del credito societario europeo si sono ampliati di circa il 30% a 190 punti base da un anno all’altro e gli AT1 sono ora scambiati a un livello medio OAS di circa 400 punti base, offrendo cedole ben al di sopra del 4%. Il sistema bancario europeo dovrebbe rimanere ben capitalizzato rispetto alla situazione Swift russa e a certi rischi di rimborso.

Non ci aspettiamo un nuovo paradigma o un mondo di tassi d’interesse permanentemente molto più alti. Ogni ciclo di tassi ha raggiunto un livello più basso del precedente e crediamo che questa tendenza sia qui per rimanere, specialmente considerando le nuove dinamiche descritte in questa nota. Determinanti come gli alti livelli di debito, l’invecchiamento della popolazione e le tecnologie dirompenti, che hanno effetti disinflazionistici, continuano a favorire rendimenti e tassi più bassi. La disuguaglianza ha anche accelerato durante la pandemia di Covid e i governi europei dovranno ora prepararsi a una nuova e consistente ondata di rifugiati in fuga dall’Ucraina. Nel complesso, le banche centrali dovranno eseguire un atto di bilanciamento per assicurare che le economie siano più eque.

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