Il Pil americano non spaventa più l’Europa

Giornata contrastata per le piazze finanziarie, i mercati americani chiudono il mese di luglio all’insegna delle vendite, a Wall Street il Dow Jones segna un -1,78%. Invariata invece l’Europa, con l’Eurostoxx che registra un +0,01%.

Il BlueIndex, indice del risparmio gestito, chiude la giornata perdendo il -0,26%. Giovedì 31 luglio è stata una giornata “normale” per i titoli del comparto finanza, dopo quasi un mese di performance da New economy e Dot-Com. Tra i titoli che hanno chiuso positivamente la giornata in evidenza [s]Morgan Stanley[/s]  +2,28%, [s]Allianz[/s]  +1,54%, [s]Deutsche Bank[/s]  +1,48% e [s]Citigroup Inc[/s]  +1,08%. Negativa invece la seduta per [s]Schroders[/s]  -2,47%, [s]Mediolanum[/s]  -2,28% e [s]Jp Morgan[/s]  -2,26%.

A fare ritornare gli orsi a Wall Street, ed in parte anche in Europa, sono stati i dati sul PIL e sull’occupazione americani. Il preliminare sul prodotto interno lordo statunitense ha deluso le aspettative attestandosi a 1,9%. Gli economisti infatti attendevano un incremento al 2,3%. Negativo anche il dato sui sussidi di disoccupazione che nell’ultima settimana hanno raggiunto le 450 mila unità. Anche in questo caso aspettative non rispettate, gli analisti infatti avevano segnalato come stima 380 mila unità. Inoltre il dato sull’occupazione privata, presentato a inizio settimana, aveva fatto credere che la situazione sul lato lavoro fosse in ripresa.

Un altro giorno all’insegna dei dati discordanti. Ma a questo gioco sembrerebbe che il mercato Europeo non voglia più partecipare. Se l’america reagisce e subisce l’uscita di dati macro e notizie flash, nel vecchio continente la sensazione è che nessuno ora mai ci fa più caso. E come non darle ragione, tutto e tutti hanno scritto, parlato ed esposto una miriade di dati, ogni giorno al situazione passa da recessione a soft landing passando magari per la ripresa. Manca solo il buon Greenspan e poi abbiamo visto tutto. Cosi non si può andare avanti e forse l’Europa l’ha capito. Forse il vecchio continente dovrebbe iniziare la colossale impresa di portare il k di correlazione con l’america a zero. E per far questo ci vorrebbero una serie di operazioni kamikaze, ma non con aerei, ma bensì con liquidità. Andando insomma ad acquisire banche statunitensi, e forse sarebbe meglio correre, perché gli asiatici già lo stanno facendo.

Societa’ Listino di Riferimento Prezzo Valuta Var%
Allianz Deutsche borse (xetra) 109,67 EUR +1,54%
American Express Nyse 37,12 USD -1,11%
Anima Borsa Italiana 1,22 EUR -0,57%
Axa Euronext 18,985 USD +0,66%
Azimut Borsa Italiana 5,195 EUR -0,9%
Banca Generali Borsa Italiana 4,58 EUR +0,99%
Bank of NY Mellon Nyse 35,5 USD -1,52%
Barclays Lse 27,2 USD +0,81%
BlackRock Nyse 216,71 USD -2,16%
BNP BNP 63,8 EUR +0,15%
Citigroup Inc Nyse 18,69 USD +1,08%
Credit Agricole Euronext 13,77 EUR -0,36%
Credit Suisse Group Swiss Market Exchange 52,75 CHF -0,47%
Deutsche Bank Deutsche borse (xetra) 59,5 EUR +1,48%
Dexia Euronext 8,76 EUR -2,12%
Fortis Euronext 9,08 EUR +0,44%
FT Inv. Nyse 100,61 USD +0,39%
Goldman Sachs Nyse 184,04 USD -1,14%
Henderson Lse 117 GBp +1,08%
HSBC Investm nts Lse 839 GBp -0,94%
ING Euronext 21,005 EUR +0,50%
IntesaSanpaolo Borsa Italiana 3,6225 EUR +0,12%
Invesco Nyse 23,29 USD -2,10%
Janus Capital Group Nyse 30,34 USD +0,53%
Jp Morgan Nyse 40,63 USD -2,26%
Julius Baer Swiss Market Exchange 67 CHF +1,06%
Legg Mason Nyse 40,35 USD +0,32%
Man Group Lse 614,5 GBp +0,57%
Mediobanca Borsa Italiana 9,375 EUR -3,3%
Mediolanum Borsa Italiana 2,7175 EUR -2,28%
Morgan Stanley Nyse 39,48 USD +2,28%
Montepaschi Siena Borsa Italiana 1,83 EUR +1,11%
Natixis Euronext 5,24 EUR -0,94%
Nordea bank Omxnordicexchange 86,5 SEK -0,23%
Raiffeisen Wiener Borse 80,2 EUR -2,19%
Schroders Lse 964 GBp -2,47%
Skandia (Old Mutual) Lse 97,1 GBp -1,91%
State Street Nyse 71,64 USD -0,67%
Ubs Swiss Market Exchange 20,38 CHF +1,7%
Unicredit Borsa Italiana 3,8525 EUR +0,9%

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!