Certo, quest’oggi i segnali di una possibile composizione diplomatica si riflettono in un immediato dietrofront delle quotazioni tranne il nickel che invece prosegue in un trend rialzista parabolico.
Nickel impazzito
“Mai nei 145 anni di storia dell’London Metal Exchange abbiamo assistito a uno scostamento di questa portata, con le quotazioni del metallo che svettano alle prime ore del mattino sopra i 100.000 dollari per tonnellata capitalizzando un rialzo nelle ultime 24 ore superiore al 280%”, afferma Michael Palatiello, ad e strategist di Wings Partners Sim, che di seguito illustra nel dettaglio la propria view.
Inutile dire come i margin calls siano in queste ore all’ordine del giorno e di entità ragguardevoli, come ben sa una delle maggiori quattro banche cinesi, la China Construction Bank Corp, che ha visto la sua divisione metalli mancare la copertura di margini negativi per diverse centinaia di milioni di dollari, originati con tutta probabilità dalla immane posizione ribassista del colosso Tsingshan Holding Group, il più grande produttore al mondo di nickel e acciaio inossidabile.
Un mercato tuttavia quello dell’LME che pare stia diventando sempre più disfunzionale, tra divieti di nuove posizioni ribassiste (che sicuramente, a patto di avere stomaci forti, potrebbero essere una scommessa vincente alla luce degli eccessi regsitrati nelle ultime ore) e brokers asserragliati nel reparto contabilità alla disperata ricerca di una rotta in mezzo al delirio finanziario in atto.
Il mio personale consiglio? Starne fuori per quanto sia possibile al momento, a meno di non essere pronti a navigare nella tempesta con tasche molto, molto profonde.