Asset allocation: ecco la view di Credit Suisse

In uno scenario di mercato sempre più complesso da interpretare, ecco di seguito l’outlook e la view tattica per i prossimi mesi di Credit Suisse.

Quadro macroeconomico globale: la produzione industriale globale raggiungerà presumibilmente un picco nel 1° trimestre, con un ribasso nel 2° trimestre a seguito del conflitto Russia-Ucraina e delle chiusure in Cina. L’inflazione è aumentata nelle principali economie, in quanto gli effetti base sono combinati a riaperture rapide, prezzi energetici più elevati e scarsità dell’offerta. Sul fronte della politica monetaria, quest’anno si è assistito a un inasprimento.

Reddito fisso: i titoli di Stato restano poco interessanti. Sono probabili ulteriori aumenti dei rendimenti di riferimento, a nostro avviso, poiché l’inflazione elevata sostiene la normalizzazione della politica monetaria. Le obbligazioni dei mercati emergenti in MP sono interessanti sotto il profilo tattico, alla luce dei rendimenti elevati e della compensazione equa degli spread.

Azioni: lo scenario di crescita solida dell’economia e degli utili sostiene i mercati azionari con il
miglioramento del sentiment. Gli indicatori tattici comportano un posizionamento ancora prudente degli investitori, il che suggerisce un rialzo di breve termine in caso di un’ulteriore diminuzione dell’avversione al rischio.

Investimenti alternativi: la negoziazione delle materie prime non si è normalizzata ancora, in quanto i rischi dell’offerta restano elevati. I prezzi spot sono destinati a restare elevati e volatili. Nel breve termine, potrebbe essere necessaria una maggiore distruzione della domanda. L’energia è in testa, l’oro strisciante. Il Barometro delle condizioni di negoziazione è prossimo a
un territorio avverso.

Cambi: il Dollar Index dovrebbe presentare un andamento laterale, anche se attendiamo un certo vigore nel breve termine rispetto all’Ero alla luce dei rischi geopolitici. I tassi USA più elevati dovrebbero aiutare il dollari a guadagnare terreno rispetto al franco svizzero. Preferiamo le monete delle materie prime e restiamo prudenti su quelle dei mercati emergenti.

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