energetici.
Secondo l’ACER:
- l’imposizione di cap ai prezzi elettrici è distorsiva del mercato e va confinata a condizioni speciali come quelle di Spagna/Portogallo (recentemente autorizzate all`introduzione di un cap a 40 €/MWh in termini di prezzo del gas);
- misure di emergenza mal concepite possono far regredire l’integrazione del mercato EU e la concorrenza, aumentando il costo della transizione energetica;
- le attuali distorsioni non sono da imputare al sistema di pricing;
- le regole in vigore hanno contribuito a mitigare l’attuale situazione evitando la riduzione di flussi di elettricità o blackouts in alcune regioni.
Più interessanti per ACER, sono meccanismi temporanei e automatici di prezzi amministrati nel caso in cui il mercato superi alcuni limiti (come in Texas o Australia).
“Anche se il parere ACER non è vincolante per la EU – fanno notare da Equita – si tratta di indicazioni supportive per le società energetiche (Enel, Iren, A2a, Erg, Falck Renewables e Alerion) che in questo momento subiscono il rischio di interventi regolatori nel settore. L’Acer non è un’organizzazione privata, ma l’associazione che raggruppa le autorità nazionali di regolamentazione, con un peso importante nelle decisioni legislative”.