Forex: l’Euro prova a riprendere quota

Dopo una breve pausa ripropongo oggi il grafico dell’Euro Index di mia creazione. Come possiamo osservare dal grafico, il modello è short dallo scorso mese di marzo, mentre il benchmark ha accusato un nuovo massimo dal quale cerca di allontanarsi.

Lo scenario puramente tecnico rimane ribassista, ma di certo ci troviamo in corrispondenza di importanti livelli di supporto/resistenza. Inoltre, abbiamo già assistito, e in molti casi anticipati, la realizzazione di alcuni massimi relativi che hanno lasciato spazio a un nuovo peggioramento e, per il momento, la situazione è questa.  Occorre un rimbalzo deciso per poter ipotizzare una reazione positiva più ampia e, perché no, l’inizio di una fase di inversione rialzista.

Cerchiamo e individuare i potenziali movers del resto della settimana, anche se la lista non sarà esaustiva. Negli Usa, il resto della settimana sarà caratterizzato dall’uscita di vari dati relativi al mercato immobiliare.  Questa mattina, invece, verranno pubblicati i dati relativi all’inflazione dell’eurozona e del Regno Unito previsti, in entrambi i casi, in aumento su base annua.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite. A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 55% dei casi (in rialzo rispetto al 48% della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano qualche indebolimento nei confronti del real e del rublo.

La situazione puramente tecnica è tuttora ribassista ed è probabile la prossima realizzazione di un nuovo massimo discendente. Di certo, la discesa dell’euro in essere dall’inizio del 2021 inizia a farsi pesante.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd ha confermato che la situazione era molto incerta in quanto ha realizzato un effimero cedimento di 1,045 (spingendosi fino 1,0350) per poi rimbalzare immediatamente. Probabile un ulteriore rafforzamento in caso di superamento della resistenza posta a 1,065 circa. L’Eur/Aud si è fermato al momento a quota 1,528 circa, ma sembra tuttora in grado di avvicinarsi ulteriormente a 1,56. L’Eur/Brl sono è riuscito a raggiungere 5,60 (massimo a 5,451), mentre tende a generare un segnale short con il cedimento di 5,20. Obiettivo 4,95/80. L’Eur/Cad si ferma a 1,377 poi indietreggia e testa 1,34. La situazione è moderatamente ribassista, ma è lecito un nuovo tentativo di rafforzamento e di raggiungimento del precedente obiettivo di 1,389.

L’Eur/Cnh ha confermato il precedente segnale di rafforzamento e sembra aver le carte in regola per raggiungere 7,25/30. Attenzione sempre sotto 7,02/00. L’Eur/Czk si è fermato e poco passi dell’obiettivo 25,6/7 (realizzato 25,49) per poi ripiegare velocemente verso 24,70. Ora si appoggia a un doppio livello di supporto dal quale potrebbe tentare nuovamente la strada del rialzo.

Negativo tuttavia sotto 24,55. L’Eur/Jpy ha confermato di essere stato in una situazione di equilibrio precario realizzando un movimento a “V”. Avremo un segnale long sopra 138 con obiettivi 141 e 145. L’Eur/Sek ha effettivamente dimostrato di faticare al seguito del superamento di 10,50 in quanto si è spinto fino 10,68 per poi ripiegare sui livelli di partenza. Segnale di peggioramento sotto 10,40. L’Eur/Try ha generato ieri un segnale long con il superamento di 16,50 e sembra in grado di spingersi ulteriormente verso 18. L’Eur/Zar ha ripagato la strategia di “stare a guardare”, mentre ora andremo short sotto 16,50 e long sopra 17,20.

La divisa europea ha realizzato un nuovo minimo dell’anno “generalmente” lo scorso 12 maggio dal quale rimbalza, ma cautela. Un trend discendente esiste per l’esistenza di massimi discendenti.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Aud ha realizzato un massimo relativo a 1,4642 (obiettivo 1,48/9) prima di flettere leggermente, mentre ora interessa il supporto dinamico di 1,415/0 circa. Negativo solo sotto tale livello con obiettivi 1,365 e 1,34. L’ Usd/Cad si ferma ben al di sotto di 1,320/8 generando un segnale short sotto 1,29 circa, mentre sembra diretto verso 1,265/0. L’ Usd/Chf ha confermato la validità della soglia psicologica di 1 in quanto ha realizzato un massimo relativo a 1,0065 per poi invertire la strada. Possibile una nuova discesa verso 0,96. L’Usd/Cnh ha confermato la precedente ipotesi di “ritorno verso 6,90/7,10” in quanto ha realizzato un massimo relativo a 6,838 prima di indietreggiare. Probabile una discesa verso 6,60, quindi 6,50/45. L’Usd/Nok si è fermato improvvisamente poco sotto 10 (realizzato 9,914) prima di flettere proprio ieri. La situazione è ancora rialzista, ma l’eventuale cedimento di 9,55/0 dovrebbe coincidere con un segnale short con obiettivo attorno a 9,10/00. L’Usd/Nzd ha sfiorato l’obiettivo di 1,64/70 (realizzato 1,608) prima di indietreggiare e mettendo a segno una serie di sedute negative. Possibile l’inizio di una fase discendente in caso di ritorno al di sotto di 1,56. L’Usd/Sek realizza un massimo relativo a 10,18, ma poi si stanca (forse per il caldo) e quindi testa di supporto di 9,80. Negativo sotto tale livello con obiettivi 9,55 e 9,40. L’Usd/Try esce dalla fase di letargo e punta in alto. Obiettivi 17 e 18,20, ma attenzione alla tenuta di 15,2/1 circa. L’Usd/Zar appare più che mai incerto in questo momento. Probabile una discesa, ma la osserveremo eventualmente da lontano.

Il biglietto verde si indebolisce da venerdì scorso e potrebbe dover fare i conti con una discesa fisiologica di breve periodo. Ma la situazione rimane al momento rialzista, mentre si avvicina a qualche importante supporto. Vedi l’Usd/Brl nella sezione “Trade opportunity”.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importanti cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Usd/Brl pubblicata lo scorso 21 aprile che potete ritrovare cliccando sul seguente link: https://www.bluerating.com/mercati/757365/forex-euro-verso-i-livelli-pre-pandemici.

Di seguito la precedente strategia operativa che sto per commentare.

“Direi di proseguire in questo modo. Mantenere gli eventuali short in essere accesi sui massimi di dicembre con stop cautelativo a 4,80 e obiettivi ribassisti a 4,42 e 4,25, poi 4,05 e 3,80. Nuovi short in caso di mancato superamento di 4,75/80 e sotto 4,55 con obiettivi rispettivi 4,58/5 e come sopra; 4,42 e 4,25, poi 4,05 e 3,80. Modesti long sopra 4,80 con obiettivo 5 circa, mentre avremo un segnale di inversione rialzista in caso di proseguimento con obiettivi 5,20 e 5,35/40, poi 5,55 e 5,7/8 (livelli precedenti)”.

Nel nostro caso, l’immediato superamento di 4,80 ha favorito la chiusura dei precedenti short e favorito l’apertura  di “modesti long” e il successivo perfetto   raggiungimento/superamento del 2° obiettivo posto a 5,20 (realizzato 5,2068). Meno “perfetta”, invece, la precedente ipotesi di “inversione rialzista”, ma importa principalmente di aver chiuso un discreto trade.

In effetti, il dollaro indietreggia parzialmente al di sotto del precedente e importando livello di 5 real completando la realizzazione di un secondo massimo discendente e generando qualche segnale di preoccupazione.

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un movimento altalenante e moderatamente ribassista, mentre il grafico Point and Figure (0,05*3) lo dimostra ampiamente. Tuttavia, mette in evidenza anche 3 supporti dinamici che si sono dimostrati a dire poco validi, allorché ci interroghiamo sulla tenuta dell’ultimo… Chiara anche il test di una resistenza (ex supporto) e l’attuale test di un doppio minimo.

Lo scenario è complesso, ma ricco di livelli che cercheremo di sfruttare al meglio della nostra capacità.

La situazione puramente tecnica è neutrale, ma tende a peggiorare.

Propongo pertanto la seguente strategia operativa bypassando l’area 4,90/5,20.

Short sotto 4,95/0 con obiettivi (intermedio) 4,75/0 e 4,55, poi 4,40 e 4,25/05.

Long solo sopra 5,20 con obiettivi 5,40/5 e 5,55, poi 5,75 e 5,95/6,20.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente e probiviro Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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