Mercati, Fum: sostenibilità e internazionalizzazione le chiavi del successo

Dopo aver registrato il proprio record di fatturato nel 2021, Franco Umberto Marmi ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi in crescita del 27%, a testimonianza di un trend consolidato che consente di guardare al futuro con ottimismo. Da sottolineare, in particolare, il contributo positivo di Arabia Saudita, Cina e Stati Uniti, a conferma della strategia di internazionalizzazione adottata dalla società. Per il 2022 i ricavi sono attesi in crescita double digit con il mantenimento dei livelli di reddittività raggiunti negli ultimi anni, nonostante il persistere di uno scenario caratterizzato da incertezza. Il Gruppo intende inoltre rafforzare la comunicazione in ambito ESG, presentando entro la fine dell’estate il primo piano di sostenibilità. In questo scenario, ecco di seguito l’analisi fondamentale di Franco Umberto Marmi elaborata dagli analisti di Market Insight.

        1. Alberto Franchi, Presidente e Ceo di Franchi Umberto Marmi, illustra le priorità strategiche
        2. L’attenzione alle tematiche ESG
        3. La sostenibilità della pietra naturale e l’impegno nel sociale
        4. La diversificazione geografica
        5. I risultati 2021: fatturato record oltre i livelli pre-Covid
        6. Lo scenario si conferma positivo con un occhio al M&A
        7. L’outlook 2022-2023

Franchi Umberto Marmi è una società attiva da oltre 50 anni nella lavorazione e commercializzazione di blocchi e lastre di marmo, autentica espressione del “Made in Italy” e del lusso di cui è ambasciatrice a livello globale.

La società è riuscita a perseguire negli anni una politica di crescita ampliando la propria attività sul mercato nazionale e internazionale, attraverso una strategia di diversificazione geografica focalizzata prima sul mercato asiatico e mediorientale, per poi iniziare la commercializzazione dei propri prodotti anche negli Usa.

Il tutto potendo contare su un modello di business integrato che copre tutte le fasi del processo produttivo e distributivo, ponendo sempre grande attenzione alla cultura del marmo della città di Carrara e alla sostenibilità, nel rispetto e nell’integrazione con il territorio.

Proprio le caratteristiche intrinseche di sostenibilità della pietra naturale hanno contribuito ad accrescere l’apprezzamento dei prodotti FUM anche a livello internazionale, data la crescente attenzione del mercato alle tematiche ambientali.

Il Gruppo intende rafforzare ulteriormente il proprio impegno sul fronte ESG presentando il primo piano di sostenibilità entro la fine dell’estate, nell’ottica di garantire maggiore trasparenza al business.

Parallelamente, FUM ha confermato la propria strategia mirata a rafforzare il presidio sui mercati esteri, tramite una politica commerciale volta a posizionare i propri prodotti nel segmento del lusso, senza dimenticare eventuali ulteriori opportunità di M&A.

Il primo trimestre 2022 ha registrato ricavi in aumento del 27% oltre 21 milioni, proseguendo il trend evidenziato nel 2021, anno che ha segnato il record storico a livello di fatturato per il Gruppo.

Per l’intero esercizio, il management ha confermato la previsione di ricavi in crescita del 10% circa mantenendo una redditività in linea ai livelli di eccellenza degli ultimi anni, nonostante il persistere di uno scenario economico caratterizzato da incertezza.

Infine, il management sta valutando il potenziale translisting dall’EGM al segmento principale EURONEXT MILAN di Borsa Italiana; la società è di fatto già pronta ad affrontare tale passaggio le cui tempistiche saranno valutate in funzione dell’andamento dei mercati finanziari.

Clicca qui per continuare a leggere l’analisi di Franchi Umberto Marmi elaborata da Market Insight.

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