Forex: un momento molto delicato per l’Euro. Il quadro tecnico

L’Euro ha confermato l’ipotesi elaborata nel precedete articolo che “la situazione puramente tecnica è ancora ribassista, ma la divisa europea potrebbe tentare di guadagnare ulteriormente terreno” in quanto si è rafforzata fino all’inizio di questa settimana dimostrandosi, successivamente, incerta sul da farsi.

Il grafico dell’Euro Index (paniere valutario di mia creazione) conferma per il momento un tentativo di ripresa appena accennato che, tuttavia, necessità di una conferma. Il superamento su base settimanale dell’attuale supporto potrebbe essere un buon inizio.

In effetti, è stata aperta una finestra potenzialmente utile per l’inizio di una fase di recupero dell’euro, ma le incertezze sono molte e nulla è scontato, Vedi per esempio l’inflazione europea di maggio che ha realizzato un nuovo massimo storico a 8,1% (su base annua) dal precedente 7,4%.

Una breve parentesi: il grafico del Dollar index e dell’indice Bloomberg commodity totale return evidenziano, dopo circa 20 anni, una correlazione al di sopra dello zero, è chiaramente un’assenza di correlazione a questo livello, ma quanto basta per sottolineare un andamento parallelo di questi due asset.

Visto che è meglio prevedere che curare, cerchiamo di individuare i potenziali movers del resto della settimana, anche se la lista non sarà esaustiva.

Negli Usa, anticipo soltanto i dati principali di oggi visto che tutta la settimana sarà a dire poco impegnativa; ossia gli Ism e il Beige Book serale, ma non abbassate la guardia. Nell’eurozona, sempre oggi, il dato definitivo del Pmi manifatturiero potrebbe riservare qualche sorpresa anche se atteso stabile a 54,4. Questo dato esce anche a livello nazionale; vedi in Italia, Spagna,… Anche il tasso di disoccupazione esce sia europeo che nazionale.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 70% dei casi (in rialzo rispetto al 61% della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano uno scenario a dire poco eterogeneo.

La situazione della divisa europea tende a migliorare, ma necessità di una conferma su base settimanale.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd sta rallentando la sua fase di rafforzamento in corrispondenza dei precedenti minimi relativi di inizio marzo e di metà aprile, vedi 1,077 area, ma appare indeciso. Obiettivo sempre a 1,10 scarso con stop cautelativo a 1,062 circa. L’Eur/Aud tenta nell’avvicinarsi ulteriormente a 1,56, mentre si mantiene in una situazione di equilibrio precario al di sopra di 1,485. Attenzione in caso di cedimento confermato di tale ultimo livello. L’Eur/Brl ha generato un segnale short con il ritorno al di sotto di 5,20, mentre ora tenta di mantenersi al di sopra del successivo supporto posto a 5. La situazione è neutrale al momento. L’Eur/Cad non ha confermato la precedente ipotesi di rafforzamento e di raggiungimento di 1,389 (poi 1,42) in quanto si è dimostrato molto debole indietreggiando verso i recenti minimi. La situazione non è invitante per il momento. Positivo solo sopra 1,38. L’Eur/Cnh ha perfettamente confermato la precedente ipotesi di “…sembra aver le carte in regola per raggiungere 7,25/30” in quanto ha realizzato un massimo relativo a 7,2859 prima di indietreggiare. La situazione puramente tecnica è ancora rialzista, ma attenzione alla tenuta confermata di 7,10. L’Eur/Jpy ha generato un segnale long con il ritorno al di sopra di 138, mentre sembra intenzionato (più o meno) a raggiungere gli obiettivi 141 e 145. L’Eur/Sek rimane tuttora in un contesto incerto, ma è probabile l’inizio di una fase di indebolimento in caso di ritorno al di sotto di 10,40. Positivo in caso di superamento del recente doppio massimo a 10,58 circa. L’Eur/Try sembra tuttora diretto verso il precedente “18”. C’è solo da attendere. Attenzione tuttavia in caso di ritorno al di sotto di 17. L’Eur/Zar è tuttora in una fase di stallo; mentre andremo short sotto 16,50 e long sopra 17,20 (testo invariato). Per l’Eur/Czk nsi veda la sezione “Trade opportunity”.

La divisa europea ha guadagnato terreno come precedentemente preventivato, ma si è fermato ben al di sotto del precedente obiettivo di “… verso 885/90”, e questo potrebbe preoccupare. Probabile un ulteriore rafforzamento, ma la divisa europea non dovrebbe farci attendere più di tanto…

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Aud testa pericolosamente, dall’inizio della settimana, il supporto di 1,40 e cerca tuttora di guadagnare terreno, ma viene individuato in un contesto incerto. Peggioramento sotto 1,38. L’Usd/Cad ha proseguito la discesa fino a raggiungere il primo obiettivo di 1,265. La situazione rimane ribassista e potrebbe migliorare in caso di ritorno al di sopra di 1,278 circa. L’Usd/Chf cerca di mantenersi al di sopra del secondo obiettivo posto a 0,942 (realizzato 0,9545) anche se si mantiene in un contesto sfavorevole. Positivo tuttavia in caso di ritorno al di sopra di 0,967. L’Usd/Cnh ha dovuto fare i conti con un aumento di volatilità e un falso segnale in corrispondenza di 6,72. La situazione è neutrale al momento. L’Usd/Nok ha confermato la precedente ipotesi di “A rischio di cedimento con “obiettivo attorno a 9,20/10”, mentre ha le carte in regola per superare tale obiettivo ribassista. L’Usd/Nzd ha proseguito la discesa al di sotto del precedente 1,56 raggiungendo il primo obiettivo di 1,525. La situazione è ribassista, ma c’è spazio per un’immediata reazione positiva verso 1,57. L’Usd/Nok è molto debole e tende ad avvicinarsi ulteriormente a 9. L’Usd/Sek non ha ancora raggiunto i precedenti “obiettivi 9,55 e 9,40”, mentre sembra aver voglia di riscatto. Positivo sopra 9,90. L’Usd/Try sembra tuttora diretto verso i precedenti “obiettivi 17 e 18,20”. Negativo tuttavia in caso di ritorno al di sotto di 16 circa. L’Usd/Zar cerca di rimbalzare prima ancora di raggiungere l’obiettivo di 15. La situazione è negativa, ma potrebbe migliorare in caso di ritorno al di sopra di 15,80.

Il biglietto ha confermato la precedente ipotesi che “… sembra destinato a cedere ulteriormente”, ma cerca di rallentare la discesa in corrispondenza dei livelli del 24 aprile. Possibile un tentativo di recupero, ma cautela.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importanti cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Eur/Czk pubblicata lo scorso 27 aprile che potete ritrovare cliccando qui.

Di seguito, per comodità, la precedente strategia operativa che troverete alla pagina come sopra.

“Long sopra 24,65 con obiettivi 25 e 25,35, poi 25,60 e 26,00/35. Short pertanto sotto 24,25 con obiettivi 24 e 23,40, poi 23,10 e 22,60/40”.

Nel nostro caso, il superamento di 24,65 ha favorito qualche long e l’ampio superamento del 2° obiettivo posto a 25,35 (realizzato 25,486). In seguito, la divisa europea si è riportata in corrispondenza dei livelli di partenza.

La divisa europea beneficia di un importante calo di volatilità dopo i recenti exploit, mentre il grafico a candela lo evidenzia sensibilmente.

Durante le ultime giornate, invece, l’Eur/Czk ha realizzato un movimento a “V” caratterizzato dalla realizzazione di una resistenza statica a 24,75/80 ed è proprio questo micro movimento che vorrei cercare di sfruttare in un’ottica di ritorno della volatilità. La parte inferiore del grafico è interessata dalla Fisher Transfom a 12 sedute.

Pertanto, lo scenario puramente tecnico è solo moderatamente rialzista di breve/medio periodo, ma rimane un potenziale rialzista inespresso per il momento.

Direi pertanto di proseguire in questo modo.

Long sopra 24,80 con obiettivi 25,28/35 e 25,60, poi 26,00 e 26,35/60.

Short sotto 24,55 con obiettivi 24,25 e 24, poi 23,40 e 23,10/22,60.

Anche in questo caso utilizzo, quanto possibile, i precedenti livelli in quanto individuato, a volta, ma non sempre, dopo “tanta fatica”.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente e probiviro Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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