Mercati, il Cfa Sentiment Index resta negativo

Al sondaggio, svolto da CFA Society Italy presso i suoi soci tra il 20 ed il 31 maggio 2022, hanno partecipato 31 intervistati. Il 45% circa dei partecipanti ritiene negativa la situazione attuale dell’economia Italiana e una percentuale simile vede l’economia italiana in una condizione stabile. Nel complesso, migliora la view sulla situazione attuale, con circa un 10% di operatori che esprimono un giudizio positivo.

In termini di aspettative sui prossimi sei mesi, il 19,4% degli intervistati prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche (+4,2% rispetto al mese scorso), una percentuale identica stima condizioni invariate (+1,2% rispetto a maggio) e il 61,3% prevede un peggioramento (-5,4% rispetto al mese scorso).

La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell’economia italiana, rispetto ai pessimisti è pari a -41,9, un valore che rappresenta il “CFA Society Italy” per il mese di giugno 2022. Il dato sebbene si mantenga ampiamente negativo e prossimo ai livelli minimi della serie storica, migliora di circa dieci punti rispetto alla precedente rilevazione.

Migliora lievemente anche la view sul prossimo semestre per l’Eurozona mentre scendono nuovamente le previsioni per gli Stati Uniti, dopo la stabilizzazione del mese scorso.

Il tasso di inflazione in Italia ed in Eurozona è previsto in aumento, sebbene in misura minore rispetto al mese scorso mentre gli operatori finanziari vedono un possibile punto di svolta negli USA, con una maggioranza di risposte che prevede una discesa del costo della vita dagli attuali livelli sui prossimi sei mesi.

Permangono tuttavia le previsioni per un incremento dei tassi di interesse, sia sulle scadenze a breve che a lunga della curva dei rendimenti, con marginali variazioni rispetto alla precedente rilevazione.

Rimangono incerte le attese sui mercati azionari italiani, con gli operatori finanziari che tuttavia risultano ora meno pessimisti rispetto a maggio, e nuovamente positivi sulle stime per gli indici europei ed USA.

Sulle valute i professionisti finanziari esprimono una sostanziale neutralità sull’andamento del corso del cambio euro-dollaro sui prossimi sei mesi, mentre prevalgono aspettative per un apprezzamento del dello yen. Infine, sul petrolio, la maggioranza degli intervistati propende per una previsione di un ribasso dagli attuali livelli.

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