Le nuove tendenze di Wall Street, petrolio e M&A

Lunedì 11 agosto all’insegna degli acquisti, a Wall Street il Dow Jones ha chiuso la seduta guadagnando il +0,41%. Bene il vecchio continente, con l’EuroStoxx che ha chiusura delle contrattazioni registrava un +1,09%.  Europa che ha visto tutte le sue principali borse chiudere ai massimi da inizio anno. A Milano il Mibtel ha raggiunto i 1,60%, a Londra il Ftse 100 ha guadagnato il 0,96%, a Parigi il CAC 40 sale a 0,80%, il DAX a Francoforte segna un 0,73%, ma la migliore di tutte le borse del vecchio continente è quella Svizzera, con lo SMI che cresce dell’1,04%.

Comparto bancario che però performa meglio dei principali listini mondiali, il BlueIndex, l’indice rappresentativo dei titoli del risparmio gestito, a fine seduta ha guadagnato il +2,04%. Tra i titoli in evidenza [s]Legg Mason[/s] +5,88%,[s]Janus Capital Group[/s] +5,52% e la francese [s]Natixis[/s], +19,1%, che sconta voci di acquisizioni strategiche.

Giornata caratterizzata dall’assenza di dati macro e di trimestrali. A guidare però gli investitori è stato il nuovo ribasso del petrolio, con il futures sul Brent che a fine seduta prezzava 112,67 dollari al barile. Oro nero che nell’ultimo trimestre ha raggiunto un ruolo chiave nelle borse. Gli investitori e le banche centrali hanno capito che la morsa della stagflazione è legata al petrolio, anche se con un prezzo del Brent in continua discesa si potrebbe ipotizzare un rallentamento dell’inflazione.

Una nuova tendenza di Wall Street sembra essere l’M&A, probabilmente l’attuale situazione delle industrie ed in particolar modo delle istituzioni finanziarie, potrebbe portare in futuro ad una serie di operazioni di fusioni ed acquisizioni, come quella  effettuata da JP Morgan su Bearn Sterns.