Mercati, Svizzera: nonostante l’inflazione l’economia cresce

La guerra e l’inflazione preoccupano il mondo e anche la Svizzera, ma secondo gli economisti del KOF (Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo) l’andamento dell’economia svizzera continuerà a essere positivo, seppur non si escluda una recessione nel prossimo futuro, come riportato dal sito web della Rsi.

Al contempo il mercato del lavoro svizzero attualmente conferma una situazione incoraggiante: secondo uno studio realizzato per conto dell’agenzia Awp dal portale d’impiego Indeed, le offerte di lavoro sono in crescita, con un significativo aumento dell’8% nell’ultimo mese.

Crescita del PIL più contenuta, ma presente

Allineandosi ad altri istituti, il KOF si attende quest’anno una crescita del prodotto interno lordo (PIL) del 2,8% e dell’1,3% l’anno prossimo (rispettivamente del 2,7% e dell’1,6% se dai dati si escludono i grandi eventi sportivi che hanno un grande impatto perché in Svizzera hanno sede le ricchissime federazioni internazionali). Nelle ultime previsioni di marzo gli esperti del Politecnico avevano ancora pronosticato una espansione del PIL del 3,0% (2,9%) nel 2022 e del 2,0% (2,3%) per il 2023.

La previsione più bassa è giustificata da un rallentamento economico globale dovuto alle conseguenze della crisi del coronavirus e della guerra in Ucraina, viene sottolineato. Il KOF considera quale grosso rischio economico soprattutto l’inflazione, che nella Confederazione resta tuttavia relativamente modesta nel confronto internazionale.

L’economia svizzera si appoggia molto sul mercato interno, favorito da una crescita dei salari e dagli accresciuti risparmi “forzati” (grazie alla pandemia) delle famiglie. La crescita stabile dell’industria e la normalizzazione del settore dei servizi sono dei pilastri, ma il KOF vede la minaccia di una possibile esplosione dell’inflazione “a livelli inaccettabili” in Europa e negli USA. In caso di uno scenario di recessione globale, la Svizzera rischierebbe di scivolare nello stesso status.

Imprese svizzere a caccia di impiegati

Il numero di posti di lavoro per i quali le maggiori imprese svizzere sono alla ricerca di personale è aumentato notevolmente nelle ultime settimane. Se a maggio le 50 aziende più grandi avevano circa 8’600 posti vacanti, ora il numero è salito a oltre 9’300. Il fatto che la ricerca di personale sia attualmente difficile per molte aziende è rivelato osservando le prime dieci aziende con il maggior fabbisogno di personale: ad eccezione delle FFS, tutte hanno più posti vacanti rispetto a un mese fa.

Gli analisti del portale d’impiego Indeed hanno osservato anche come si cerchino candidati idonei soprattutto per le funzioni dirigenziali. Delle 9’300 offerte, oltre il 10% sono per posti di quadro. Le aziende sono anche alla ricerca di specialisti in informatica: circa 600 offerte di lavoro riguardano tale settore. Gli specialisti delle risorse umane, invece, sembrano essere meno richiesti.

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