Asset allocation: ecco il mix più adatto a questa fase di mercato

I prossimi meeting delle banche centrali sono lontani. Ampiamente anticipate dai due presidenti, le loro mosse assumono quindi meno importanza anche se le sfide cui sono chiamate le banche centrali non sono finite. Anzi. Prima fra tutte, quella di evitare o contenere il più possibile la recessione che si intravede all’orizzonte (anche se va detto che non tutte le fasi finali di un ciclo economico prevedono una flessione del PIL).

Recessione che, considerati gli eccessi degli ultimi decenni (performance dei titoli growth, criptovalute, tassi reali strutturalmente negativi etc.) potrebbe anche essere necessaria per pulire i mercati. Una sorta di “detox” prima di ripartire.

Storicamente gli ultimi tre periodi in cui la Fed ha alzato i tassi hanno portato a una recessione dopo circa tre anni dal primo aumento. La speranza è che le banche centrali riescano nell’intento di controllare la profondità della recessione, cosa peraltro mai sperimentata in passato e contemporaneamente controllare l’inflazione e salvaguardare l’occupazione.

Come investire in questo scenario

Nella strada verso la normalizzazione della politica monetaria, crediamo che i testimoni della performance dei mercati azionari ritorneranno ad essere i fondamentali delle società: produzione di cassa, crescita del fatturato, redditività etc. In questo scenario la strategia dovrebbe prevedere un profilo equilibrato, stile “All Wheather” per intenderci, il cui obiettivo primario sia quello di ridurre il rischio costruendo un portafoglio in grado di dare rendimento anche nei periodi di incertezza.

Secondo la nostra analisi, al momento riterremmo vantaggiosa un’asset allocation che veda il 35% di obbligazioni USA a lungo termine, il 35% di S&P 500, il 15% in obbligazioni USA a breve termine, il 7,5% in oro e il 7,5% nell’indice delle materie prime (periodicamente occorre ovviamente fare un fine tuning dell’asset allocation).

Ovvio che nessuno ha la bacchetta magica, ma riteniamo tuttavia che al momento il portafoglio All Weather della nostra analisi possa fornire una crescita molto più coerente e con meno volatilità rispetto alla maggior parte degli altri portafogli.

A cura di Antonio Tognoli, Head of Research di Integrae sim

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