Mercati, bond: le nuove emissioni della settimana sotto la lente

Resta una grande incertezza sui mercati con navigazione a vista giornaliera senza possibilità di poter impostare una strategia di medio-lungo periodo. Il trend si muove sulle aspettative e sulle dimaniche macro economiche che vedono l’inflazione ed i tassi d’interesse attirare l’attenzione dei banchieri centrali. Proprio l’inizio della riunione a Sintra in Portogallo ha coinciso con due giorni positivi sulla scia delle parole della Lagarde della scorsa settimana circa l’introduzione di uno scudo protettivo per gli spread.

Mercati negativi alla chiusura del forum di Sintra, in un mercato che guarda con estremo interesse a qualunque indicazione sul percorso di rialzo dei tassi e sul nuovo schema anti-frammentazione, che verrà preso in considerazione nel meeting Bce di luglio, deludendo le aspettative di questa riunione, riportando in primo piano i timori recessivi per i prossimi mesi. La presidente Lagarde ha sottolineato ieri che difficilmente tornerà un periodo di inflazione ultra-bassa, mentre la politica di rialzi dei tassi dovrebbe partire cauta in luglio con un primo rialzo dello 0,25%.

La negatività si è però riversata maggiormente sui listini azionari, mentre lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto quota 190 con i rendimenti del nostro benchmark decennale al 3,27% circa. Nel club Eurozona del 3% siamo sempre in compagnia di Cipro e Grecia, nemtre il folto gruppo sopra il 2% comprende Belgio, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, il resto è sotto con la Germania all’1,37% circa.

I nuovi bond governativi sotto la lente

Settimana di aste di fine mese con varie emissioni dal Tesoro, tra queste le ultime hanno riguardato il BTP 1/12/2027, 2,65% di cedola ed il 2,5% 1/12/2032, infine fino ad un miliardo è stato collocato sul CCTEU 15/4/2029. Per tutte queste riaperture i rendimenti hanno segnato dei rialzi rispetto a quelle precedenti.

Negli altri governativi, il Regno Unito ha raccolto 5,5 miliardi di sterline (6,4 miliardi di euro) attraverso la riapertura del collocamento sindacato del Gilt 2073 (codice Ison GB00BLBDX619), cedola 1.125%. Il bond a 50 anni ha raccolto ordini per 43,5 miliardi, di cui per il 91% da parte di investitori domestici ed è stato colocato ad un prezzo di 57.626, che esprime un rendimento a scadenza del 2,63%. Gli acquirenti sono stati per lo più fondi pensione ed assicurazioni. La prima tranche di questa emissione era stata lo scorso 8 febbraio al prezzo di 93,891, quanto sia cambiato il mercato in quattro mesi si commenta da solo in questa operazione.

Per i titoli della Russia, l’agenzia Moody’s, li considera in default in quanto non ha rispettato gli obblighi nei confronti del debito estero, infatti il 27 giugno, i detentori del debito sovrano russo non avevano ricevuto pagamenti di cedole su due eurobond per un valore di 100 milioni di dollari prima della scadenza del periodo di grazia di 30 giorni. Dall’altro lato la Russia non ritiene questa lettura corretta in quanto i fondi sono a disposizione degli investitori, ma non possono essere raggiunti per i blocchi imposti dalle sanzioni. Pertanto è probabile che questi pagamenti resteranno “congelati” fino a quando non saranno riviste le sanzioni; si tratta comunque di una questione che avrà molti strascichi futuri.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno collocato sul mercato internazionale un nuovo bond in dollari suddiviso in due tranche a lunga scadenza. Il Tesoro ha così raccolto tre miliardi di dollari, di cui 1,75 miliardi per l’obbligazione a 10 anni e 1,25 miliardi per l’obbligazione a 30 anni. L’obiettivo iniziale era di raccogliere 1,5 miliardi, la metà dell’importo finale. Le obbligazioni scadranno rispettivamente il 7 luglio 2032 e il 7 luglio 2052. Nel dettaglio, la tranche decennale ha una cedola fissa lorda del 4,05%, cioè a premio di 100 punti base o 1% sul Treasury di pari durata. La tranche trentennale, invece, staccherà cedola fissa lorda del 4,951%, a premio di 175 punti base sul Treasury di pari dura. Rispetto alle indicazioni iniziali, i rendimenti sono risultati inferiori grazie a una domanda pari a oltre cinque volte l’importo offerto. Gli ordini hanno superato, infatti, la soglia dei 15 miliardi. La parte del leone l’hanno fatta chiaramente gli investitori americani con il 41-42%, mentre gli europei hanno mostrato relativamente scarso interesse con il 7-9% delle richieste complessive, per questi investitori il bond presenta un rischio di cambio. Rating AA/ Aa2.

Le nuove emissioni corporate sotto la lente

Sul fronte corporate c’è stata meno fluidità rispetto alla scorsa settimana, uno dei temi di maggiore interesse è arrivato dal nuovo bond Tier 2 di Generali che ha collocato 500 milioni con scadenza nel 2032, inizialmente in area 6%, scesa poi a cedola del 5,8% con prezzo di 100 per le richieste complessive che hanno superato i 1,25 miliardi. Rating dell’emissione Baa2/BBB con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille e Isin XS2468223107. Nei primi giorni di grey market il titolo è rimasto debolmente vicino al prezzo d’emissione, i proventi serviranno anche per il rimborso del presito subordinato al 10,125% emesso nel 2012 con scadenza finale nel 2042, su cui sarà esercitata la call prevista il 10 luglio di quest’anno.

Altro titolo d’interesse è stata l’utility belga Fluvius System, che ha emesso 500 milioni di euro con scadenza decennale e cedola del 4%. Il titolo emesso a 99,338 ha ben performato salendo di oltre un punto nel grey market. Isin del titolo BE0002871524 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila, rating dell’emittente A3.

Credemholding ha emesso il primo social bond di tipo Tier2 per l’importo di 200 milioni di euro, a fronte del quale sono stati registrati ordini per 2,3 volte superiori, vale a dire per 468,3 milioni. Il titolo ha scadenza nell’ottobre 2032, per cui debutta per la durata di oltre 10 anni. La cedola fissa è del 7,625% fino all’ottobre 2027. Tra il luglio e l’ottobre del 2027, infatti, l’emittente ha la facoltà di rimborsare il Social bond in anticipo. Qualora non lo facesse, per i restanti cinque anni dovrà corrispondere agli obbligazionisti una cedola pari al tasso mid swap a cinque anni maggiorato di 551,4 punti base. Rating Ba1, Isin XS2488465423, con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille.

Mediobanca ha collocato sul mercato una nuova obbligazione garantita dell’ammontare di 500 milioni di euro (Isin IT0005499543) e con scadenza 30 giugno 2027. Pertanto, si tratta di un titolo della durata di cinque anni covered bond. Nel caso specifico, la garanzia sottostante è stata data da un pool di mutui residenziali. L’emissione ha ricevuto un giudizio molto alto da parte dell’agenzia Fitch, che le ha assegnato il rating AA. La cedola fissa lorda su base annua offerta è stata del 2,375%, prezzo 99,832, cioè leggermente sotto la pari. Per questo, il rendimento lordo alla scadenza è risultato del 2,411%, cioè di 43 punti base o 0,43% sopra il tasso mid swap. Considerata l’imposizione fiscale del 26%, il rendimento netto scende a 1,78%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille.

PKO Bank Hipoteczny, al 100% posseduta da PKO Bank Polski, ha collocato un covered bond green a tre anni da 500 milioni di euro. Il titolo (isin XS2495085784) paga una cedola annua fissa del 2.125%, verrà rimborsato a 100 il 25 giugno 2025, prezzo di emissione pari a 99.98 per un rendimento a scadenza di 2.1232%, equivalente a 36 punti base sopra il tasso midswap, abbassato dai 40 punti fissati in partenza del collocamento. Rating Aa1 e lotto minimo di negoziazione 200mila euro con multipli di 200mila.

Covered bond anche per Raiffeisenlandesbank Niederösterreich-Wien: 750 milioni di euro a 3,5 anni con scadenza  26 gennaio 2026. Cedola fissa annua 2%, prezzo 99.664 e rendimento 2.102%, equivalente a 15 punti sopra il tasso midswap. Rating Aaa, lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila e Isin XS2498470116.

E’ arrivato il secondo green bond di Banca Comerciale Romana, il principale istituto di credito in Romania e parte dell’austriaco Erste Group. L’emissione da 702 milioni di Lei (142 milioni di euro) è avvenuta a distanza di un anno e mezzo dalla prima di questo genere per la banca rumena. Il titolo ha una durata di 5 anni e offre una cedola fissa lorda pari al 9,079% all’anno. Sarà negoziato alla Borsa di Bucarest e l’emissione è avvenuta in conformità ai principi ESG (Environment, Social and Governance). Ha ricevuto il rating BBB+ da parte dell’agenzia Fitch.  Il green bond della banca appena emesso sarà utilizzato per finanziare progetti ambientali nell’economia rumena.

Le ferrovie cecoslovacche České dráhy, 100% di proprietà dello Stato, hanno deciso di rinviare il collocamento di un’obbligazione con scadenza a sette anni e prime indicazioni di rendimento in area 275 punti base, a causa di un incidente ferroviario, la collisione di due treni in una stazione nel nord della Repubblica Ceca; l’operazione è stata rinviata alle prossime settimane.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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