Forex: Euro ancora in cerca di un valido livello di supporto

Il titolo provocatorio della scorsa settimana “L’euro è già in vacanza?” è stato per quanto possibile azzeccato in quanto il benchmark di riferimento, ovvero l’Euro Index (paniere di mia creazione) stava facendo una fase di congestione molto ben evidenziata dal grafico point and figure.

Conclusa la fase laterale, l’Euro Index ha ripreso indisturbato la fase discendente di breve/medio in essere dai primi del 2021 accusando nuovi minimi relativi. Lo scenario puramente tecnico rimane orientato al ribasso e non accenna a migliorare per il momento.

Oggi ripropongo il Bloomberg Euro Index (anche se preferisco quello da me calcolato) e, nuovamente, la precedente rappresentazione grafica P&F.

Voglio fare una premessa e questo cerco di trasmetterlo anche durante le mie docenze milanesi per la Siat: a mio modesto parere, mi potrei anche sbagliare, l’analisi tecnica non serve a prevedere il futuro, in quanto nessun metodo è in grado di farlo, ma è fondamentale per prendere coscienza della situazione attuale e capire come comportarsi di conseguenza. La scorsa settimana avevo semplicemente individuato una fase di congestione, quindi una situazione neutrale di breve, che andava affrontata con il metodo del breakout. Basta, non serve altro. Le cose semplici funzionano ed è per questo che è difficile… So benissimo che non è un discorso molto commerciale, ma io sono un analista…

Ben visibile dunque sul grafico il precedente rettangolo che delimitava la fase di congestione, che ha poi lasciato spazio a un pullback down, quindi alla ripresa della discesa con tanto di nuovi minimi. Al momento, l’area 856/862 sarà la nostra resistenza da superare prima di poter ipotizzare una ripresa.

Una breve occhiata all’agenda macro: questa sera negli Usa ci saranno le Minutes del Fomc e, nel fine settimana, vari dati relativi al mondo del lavoro. Anticipo che sta iniziando la nuova stagione delle trimestrali Usa, mentre non emerge nulla di trascendentale in Europea. Ricordo la Bce e la Boj il 21 luglio e la Fed 27 luglio.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il mio Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.

A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 61% dei casi (in calo dal 67% della scorsa settimana) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano un rosso generalizzato, tranne in pochi casi.

La divisa europea è uscita dalla sua “situazione di calma apparente” per poi riprendere la strada della debolezza scavando sotto ogni supporto e raggiungendo i valori di aprile 2017. La situazione è ribassista nel breve e nel breve/medio periodo.

Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Usd ha generato un segnale short con il cedimenti dei precedenti minimi (1,035 circa) e tende a peggiorare ulteriormente verso la parità. La situazione è molto speculativa. L’Eur/Aud tende a generare un segnale short e potrebbe farlo in caso di ritorno al di sotto del precedente 1,51/0. L’Eur/Brl ha testato il precedente supporto di 5,40, mentre si trova in difficoltà in corrispondenza di 5,60. Ancora possibile il raggiungimento di 5,80, ma cautela. L’Eur/Cad è short da 1,34, mentre ora deve confermare. Obiettivo 1,315, ma attenzione in caso di ritorno al di sopra di 1,35 circa. L’Eur/Cnh è andato short con il ritorno sotto 7 e potrebbe proseguire verso 6,75/40. L’Eur/Czk si mantiene in una situazione di calma assoluta, mentre andremo long sopra 24,90. L’Eur/Jpy ha trovato un valido avversario poco sotto 145, mentre sta per andare short sotto 139/8. L’Eur/Nok cerca di rallentare la discesa e di mantenersi nelle immediate vicinanze di 10,40. Possibile rialzo, ma attenzione. Peggioramento, invece, sotto 10,20. L’Eur/Sek ha preso il suo tempo per poi riprendere anche la fase ascendente in essere. Obiettivo 10,95, ma attenzione alla tenuta di 10,70/65. L’Eur/Try non è interessante all’interno dell’area 17/18 circa. L’Eur/Zar cerca tuttora di raggiungere l’obiettivo di 17,50, ma appare incerto. Attenzione alla tenuta di 16,60.

La divisa europea è molto debole nei confronti del dollaro, per esempio, ma la fa da padrona rispetto al corona svedese per esempio. Solo “trading selettivo” in questo momento.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Aud sembra tuttora diretto verso gli “Obiettivi sempre 1,50 e 1,52”. Attenzione tuttavia alla tenuta di 1,44. L’Usd/Brl prosegue la fase ascendente e tende a dirigersi verso 5,60, attenzione alla tenuta di 5,25. L’Usd/Cad ha nuovamente testato “… il livello dello short a 1,285” realizzando un minimo relativo a 1,2838 dal quale è rimbalzato. La situazione sta per tornare rialzista con obiettivo 1,34/5, ma nuovamente attenzione alla tenuta del precedente supporto. L’Usd/Chf rimbalza dal supporto di 0,95 (realizzato 0,9495) e sembra intenzionato a riportarsi oltre 1… Fondamentale la tenuta di 0,95. L’Usd/Cnh consolida tuttora, ma “ancora possibile un rimbalzo oltre 6,80”. L’Usd/Nok è long da 10 e sembra in grado a mettere a segno qualche interessante rialzo. Negativo sotto 9,80 circa. L’Usd/Nzd sfrutta i recenti minimi ascendente e cerca di “… avvicinarsi ulteriormente a 1,67/70”. Attenzione ora sotto 1,60. L’Usd/Sek ha confermato la precedente ipotesi che “… cerca tuttora la strada rialzista verso 10,50”, ma sembra aver le carte in regola per spingersi verso 11,00/20. Attenzione sotto 10,30/25. L’Usd/Try ha confermato la precedente ipotesi che “Possibile tentativo di recupero, ma cautela”, mentre potrebbe tentare la ripresa verso 17,70/18,00. Fondamentale la tenuta di 16,50. L’Usd/Zar potrebbe aver iniziato “… una fase rialzista di breve periodo in caso di superamento confermato di 16,4/5”. Attenzione alla tenuta di 16,20. Per l’Usd/Sek si veda la sezione “Trade opportunity”.

Il biglietto verde guadagna terreno e riveste il “suo ruolo” di moneta rifugio. Il Dollar Index interessa i livelli di dicembre 2002. Possibile un ulteriore rialzo.

La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importanti cross

Trade opportunity

Riprendo oggi l’analisi dell’Usd/Sek pubblicata lo scorso 08 giugno che potete ritrovare cliccando sul seguente link: https://www.bluerating.com/mercati/761220/forex-leuro-prova-a-rialzare-la-testa.

Di seguito, per comodità, la precedente strategia operativa che troverete alla pagina come sopra.

“Long su tenuta di 9,70/60 e sopra 9,95 con obiettivi rispettivi 9,90/5 e 10,20, poi 10,80 e 11,30/60. Short solo sotto 9,60 con obiettivi 9,35 e 9,15, poi 8,90 e 8,65/30”.

Nel nostro caso, il superamento di 9,95 ha favorito qualche long e l’ampio superamento del 1° obiettivo posto a 10,20, mentre il dollaro sembra aver le carte in regole per proseguire ben oltre.

Tuttavia, presento nuovamente un grafico point and figure per mostrare un ampio scenario, anche se il fattore tempo è relativo.

Osserviamo chiaramente che l’Usd/Sek ha raggiunto un’importante resistenza statica costituita da un precedente massimo relativo a 10,50 e, pertanto, otterremo un eventuale segnale rialzista in caso di superamento di 10,675. In tale caso, il superamento del doppio massimo di 11,025 potrebbe diventare molto probabile.

Direi di proseguire in questo modo.

Per gli eventuali long in essere, mantenere con obiettivi 10,65/80 e 11,00/30. Quota 10,30 potrebbe costituire un livello di stop cautelativo o trailing stop di 0,15.

Long sopra 10,68 con obiettivi 10,95/11,00 e 11,30, poi 11,58 e 11,90/12,15.

Short in caso di mancato superamento di 10,65/8 e sotto 10,30 con obiettivi rispettivi 10,30 e 9,95, poi 9,60/35 e 9,15/8,90.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso, docente e probiviro Siat e responsabile delle gestioni patrimoniali di Banca Bsm

https://giovannimaiani.blogspot.com/
[email protected]

 

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