Asset allocation: “Il Bitcoin entrerà in tutti i portafogli”

L’ex Executive di Blackrock Edward Dowd sostiene che Bitcoin sia qui per restare e ha le qualità per entrare a far parte del portafoglio di tutti.

Lo ha dichiarato, come riportato da Cryptonomist.ch, durante un’intervista rilasciata all’interno del podcast di Layah Heilpern, aggiungendo che quando Bitcoin sarà maturo probabilmente batterà anche l’oro, grazie a caratteristiche uniche come la possibilità di essere scambiato digitalmente.

Secondo Dowd, sebbene l’oro rimanga un investimento praticabile, Bitcoin in realtà avrebbe maggiori possibilità come riserva di ricchezza, dato che a differenza dell’oro può essere scambiato più facilmente, ed utilizzato anche per i pagamenti. Ha affermato: “Il Bitcoin è qui per restare. Farà parte del portafoglio di tutti. Almeno con Bitcoin puoi scambiarlo digitalmente e l’oro è molto più difficile da vendere. Non sono contrario all’oro, e avere un po’ d’oro non è una cattiva idea”.

Dowd non prevede una vera e propria competizione tra oro e Bitcoin, ma di fatto suggerisce che entrambi potrebbero avere un posto nei portafogli degli investitori.

Curiosamente in questi giorni invece c’è chi sta sostenendo che sul lungo termine Bitcoin potrebbe essere bandito e scomparire, quindi le dichiarazioni di Dowd sembrano andare un po’ in controtendenza rispetto all’attuale narrazione prevalente sui mercati tradizionali.

Dowd non è il classico sostenitore della vecchia scuola ormai troppo anziano per apprezzare le rivoluzioni ed i cambiamenti epocali, ma un investitore con ancora molto tempo davanti. È possibile che gli investitori più in là con l’età tendono ad essere meno interessati a ciò che accadrà sul lungo periodo, e Dowd non rientra in questo gruppo. 

Anzi, ritiene che l’attuale percorso di crescita di Bitcoin, caratterizzato da rialzi e ribassi, stia in realtà aiutando le sue possibilità di rimanere più a lungo.

Inoltre, l’ex di Blackrock ha ribadito che, con il tempo, Bitcoin si distinguerà sempre di più dal resto del mercato crypto, ritenendo lo stato attuale di quest’ultimo simile a quello delle dot-com, quando la maggior parte delle aziende scomparve lasciando sopravvivere solo quelle più forti.

All’epoca, ovvero agli inizi degli anni 2000, la bolla speculativa sulle cosiddette dot-com scoppiò, facendo una grande pulizia di progetti non solidi che semplicemente scomparvero. Tra quelli rimasti invece ci fu ad esempio Amazon, divenuta poi un vero e proprio colosso. Secondo Dowd Bitcoin avrebbe le potenzialità per diventare l’Amazon delle criptovalute.  

Infatti, ritiene che la sua crescita sia guidata dalle sue caratteristiche chiave che lo rendono migliore delle valute emesse dalle banche centrali, tra cui trasparenza, libertà e tecnologia.

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