Criptovalute, Bitcoin: i target da monitorare

C’era molta attesa per l’ultima riunione della FED prima della pausa estiva, attesa che non è stata delusa dalle parole del numero 1 Jeremy Powell che durante la sua conferenza non ha sorpreso spiegando la politica monetaria intrapresa fino a questo momento dalla Banca Centrale più importante al mondo; era infatti già ampiamente scontato dagli operatori che ci fosse un rialzo del costo del denaro di almeno tre quarti di punto e che rimarcasse la volontà di contrastare l’inflazione ad ogni costo, anche correndo il rischio di far aumentare il pericolo di una eventuale recessione.

E fin qui tutto come da aspettative, la vera sorpresa però è arrivata da ciò che ha poi detto, in maniera più o meno esplicita, ovvero che data la velocità con la quale sono intervenuti, gli effetti sull’economia non sono ancora evidenti lasciando intuire che si aspettano un rallentamento che è addirittura in qualche modo voluto, proprio per poter combattere l’inflazione attraverso il raffreddamento della domanda.

Inoltre, la cosa che più sorprende, è come a questo punto siano data dependent e data driven, un po’ come ha dichiarato Miss Lagarde nell’ultima riunione della BCE.

Quindi il vero problema ora per gli operatori è la mancanza di una forward guidance per i prossimi mesi, cosa che invece fino a questo momento la banca centrale americana ha dato, preparando con anticipo i mercati; le probabili conseguenze di questa mancanza, saranno dei movimenti più o meno erratici a seguito del rilascio dei dati macroeconomici, acuiti anche dalla mancanza di volumi tipica del periodo estivo.

Ma in tutto questo come si è mosso il re delle cripto ovvero il Bitcoin?
Si è mosso in modo molto simile agli indici azionari, parallelismo che si è delineato ormai da tempo, infatti chi si aspettava una decolorazione di questa cripto con i mercati “tradizionali”, è rimasto decisamente deluso, ancor di più chi l’ha paragonata addirittura all’oro, appellandola come “oro digitale”.
Difatti è ormai noto come anche questa cripto segua le fasi di risk on e risk off esattamente come l’equity.

Ma veniamo al grafico che in questo caso è su time frame daily: la cripto nelle ultime settimane sta mostrando voglia di reagire andando ad inanellare una serie di massimi e minimi crescenti, l’obiettivo di questo movimento rialzista sembra essere la chiusura del gap in area 29.000 che al momento appare piuttosto ambizioso, soprattutto considerando il fatto che questo asset potrebbe trovare una prima resistenza già sui 24.000 ed una seconda in area 26.000 punti.

Una ulteriore conferma rialzista avverrebbe con il superamento del massimo segnato lo scorso 20 luglio al contrario, un primo segnale di indebolimento, lo si avrebbe con la rottura del minimo del 26 luglio ma in ogni caso questa view rialzista di breve termine verrebbe invalidata solo con il cedimento dell’area compresa tra i 20.000 e i 18.450 punti che al momento appare come un’area accumulativa.

A cura di Francesco Serafini , fondatore di Fintechsi

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