Criptovalute: Binance sotto accusa in Italia

Nella settimana in cui si registra il record di scambi effettuati dagli utenti italiani su Binance sorpassando i cugini francesi, proprio da un gruppo di investitori per larga parte italiani proviene una citazione in giudizio dal sapore amaro per l’exchange, come riportato da Cryptonomist.ch.

In realtà, la causa era già iniziata l’anno scorso, quando Binance aveva incontrato dei problemi di servizio quando sotto la pressione dei mercati a un certo punto non era riuscita a processare l’enorme mole di transazioni andando più volte in blocco.

Questa interruzione di servizio secondo il pool di investitori che hanno intentato la causa ha generato danni a livello economico per una serie di motivi.

La mancata possibilità di vendere o di acquistare ha generato perdite e la mancata possibilità di cogliere opportunità importanti che sarebbero state fonte di guadagni per gli investitori più bravi.

È così che una cordata di investitori, per lo più italiani (ma anche alcuni stranieri) ha intentato una causa verso il colosso di CZ che costringerà la società a presentarsi in tribunale il prossimo 15 settembre 2022 presso il tribunale di Milano sezione penale.

L’Hub ha scelto di non presentare alcuna memoria difensiva entro il termine dei dieci giorni previsti e quindi il giudice potrà pronunciarsi anche senza la presenza in aula della società.

Fondata nel 2017 da Changpeng Zhao (che ne ricopre anche il ruolo di CEO), Binance è una società che gestisce l’omonima piattaforma di scambio di criptovalute. Tuttavia a volte il successo ha dei risvolti a volte poco piacevoli, come quello di incappare in incidenti di percorso che a volte possono generare cause milionarie.

 

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