Elezioni politiche: ecco come muoversi secondo i gestori

“Un centro-sinistra frammentato si tradurrà probabilmente in una vittoria per i partiti di centro-destra nelle prossime elezioni in Italia, con Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia come nuovo Primo Ministro. Riteniamo che nel breve termine i mercati non avranno una reazione forte, ma daranno alla nuova coalizione la possibilità di dimostrare la propria competenza” . Ad affermarlo è Neil Mehta, Portfolio Manager di BlueBay AM, che di seguito illustra più nel dettaglio la view.

È improbabile che Meloni si ponga in modo conflittuale fin dall’inizio, riteniamo invece plausibile che voglia evitare rischi inutili con istituzioni come la Commissione UE e la NATO.

Fratelli d’Italia vuole presentarsi come un partito credibile e capace di governare, come già fanno altri partiti tradizionali di centro-destra in Europa. È quasi certo che la coalizione nominerà un Ministro delle Finanze favorevole al mercato, che aggiungerà ulteriore fiducia agli investitori e che darà un nuovo incentivo alla prudenza fiscale. Nel medio termine, però, i rischi potrebbero accumularsi sotto la superficie.

ell’ultimo anno Matteo Salvini della Lega è crollato nei sondaggi e, se dovesse sopravvivere alle elezioni e alle conseguenze, potrebbe causare problemi all’interno della coalizione nel tentativo di riconquistare voti. Questo potrebbe portare a lotte intestine nella coalizione e, con poco o nessun tempo per mettere insieme e approvare un bilancio entro la fine dell’anno, gli investitori potrebbero rapidamente rivoltarsi contro la coalizione.

C’è poi la riforma dei fondi del Next Generation EU e l’interazione con l’UE, che vuole che l’Italia faccia un ulteriore giro di vite sull’evasione fiscale e riformi le leggi sulla giustizia. Lo scenario più roseo sarebbe se Meloni, con il suo programma di destra, riuscisse a spingersi più al centro e a realizzare una buona politica economica con riforme strutturali e meno espansiva dal punto di vista fiscale, come promesso, il che potrebbe essere positivo per il Paese, per i mercati, per la sua immagine e per quella del suo partito.

e riuscisse a realizzare i suoi obiettivi, potrebbe facilmente allargare la sua base, emarginando in particolare Salvini e Berlusconi, il che soddisferebbe le sue ambizioni personali. Ma con molte sfide da affrontare, sul fronte dell’energia, dell’aumento dei tassi d’interesse e della riforma fiscale, se dovesse presentarsi un’altra crisi, non escluderemmo un altro governo di unità nazionale. Gli investitori dovrebbero, quindi, continuare a muoversi con cautela.

“A questo punto è difficile prevedere quali rischi porterà al Paese una simile coalizione, e dipende se Giorgia Meloni sarà in grado di formare una maggioranza con due o tre partiti. Ultimamente si è trovata in contrasto con la Lega di Salvini, che è favorevole a una maggiore spesa in deficit per contrastare l’aumento del costo della vita. Tuttavia, Giorgia Meloni ha adottato un tono più costruttivo nei confronti dell’Europa e un approccio più prudente nei confronti della spesa e delle regole fiscali. Per le prospettive economiche dell’Italia, una maggioranza con esclusivamente Forza Italia sarebbe più conveniente“. Parola di Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel, che di seguito illustra la view nei particolari.

Il sistema elettorale italiano ha dimostrato di rendere i risultati incerti e non sarebbe sorprendente se emergesse una coalizione di larghe intese; in tal caso, i mercati reagirebbero positivamente, in quanto sarebbe vista come una continuazione delle politiche fiscali di Mario Draghi. In ogni caso, il nuovo governo non avrà il tempo di elaborare interamente un nuovo bilancio per il 2023. Il bilancio 2023 sarà presentato da Draghi sulla base di un obiettivo di deficit invariato per il prossimo anno. I diversi pacchetti di aiuti forniti quest’anno sono stati pagati con imposte aggiuntive sulle società energetiche. Questa situazione dovrebbe continuare e quindi non prevediamo un’ulteriore debolezza dei rendimenti governativi italiani.

In caso di vittoria della coalizione di destra, Giorgia Meloni dovrebbe cercare di rispettare le regole fiscali della Commissione europea e, a mio avviso, dovrebbe introdurre eventuali modifiche di bilancio solo gradualmente. Ad esempio, la flat tax potrebbe costare solo 13 miliardi di euro nel primo anno se venisse adottata, rispettando così le regole fiscali che mirano a migliorare il saldo di bilancio di circa lo 0,5%.

L’attuale situazione economica e debitoria del Paese rappresenta una sfida per il nuovo governo. Tuttavia, indipendentemente dal risultato, il nuovo strumento anti-frammentazione della BCE, concepito per ridurre i rischi fiscali con l’aumento dei tassi, sembra limitare il rischio sovrano e ritengo che il rischio di un default dei titoli di Stato in Italia o in altri Paesi periferici sia piuttosto basso.

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