Mercati: ecco cosa suggerisce l’analisi delle opzioni sull’S&P 500

Eugenio Sartorelli, membro del comitato scientifico di Siat e strategist di Investimentivincenti.it, effettua di seguito un’analisi dell’indice S&P 500 legata al mercato delle opzioni.

Il mercato delle opzioni è un mercato formato da specialisti che si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. Inoltre il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori volumi di opzioni.

Iniziamo con il grafico del Put/Call Ratio (dati giornalieri a partire dal gennaio 2020 e sino alla chiusura del 14 ottobre 2022):

Il Put/Call Ratio è un indicatore contrarian che ha alcune similitudini con il Vix. Qui è rappresentato il Total Ratio che tiene conto dei volumi delle opzioni sia sull’indice S&P500 che sui singoli titoli. In figura vi è una media mobile esponenziale a otto periodi per renderlo meno frastagliato.

Questo indicatore ha fatto dei minimi crescenti tra inizio luglio e la fase attuale; in contemporanea l’S&P500 ha fatto dei minimi decrescenti. Una chiara divergenza che suggerisce come non ci sia una corsa all’acquisto di Put per coprirsi dal rischio di ulteriori ribassi.

Passiamo ora all’indice di volatilità implicita Vix:

Questo indicatore ha il classico andamento contrarian rispetto all’indice S&P500.

Il Vix è in salita dal minimo del 17 agosto (vedi freccia blu); in contemporanea l’S&P500 ha avuto una discesa facendo dei minimi inferiori quelli di metà giugno. Invece la crescita del Vix non ha superato i recenti massimi di maggio e giugno (vedi retta blu punteggiata) che sono intorno a 35 punti e siamo ancora distanti dal massimo annuale di 37 punti. Questo è un segnale che conferma una certa paura, ma non così elevata da temere forti ribassi dell’S&P500.

Da ultimo vediamo l’indicatore Sintetico di Sentiment (di mia creazione), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle opzioni e della loro correlazione con l’indice S&P500:

Questo indicatore si vede come segua spesso (ma non sempre) la tendenza dell’indice S&P500; quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze). In figura ho meso in evidenza come l’S&P500 abbia fatto due minimi decrescenti, mentre l’indicatore, pur essendo in forte discesa dal picco del 22 luglio (vedi freccia verde), non ha ancora fatto dei minimi inferiori.

Anche questa è una divergenza che segnala come gli indicatori legati al mercato delle Opzioni vedano un Sentiment meno peggiore di quanto mostri il grafico dell’S&P500.

In concluesione, gli indicatori legati alle opzioni segnalano che l’attuale fase di debolezza sull’S&P500 ha minori corrispettivi sul mercato delle opzioni. In tal senso ci potrebbe essere una fase di tregua alla discesa, perlomeno sino alle decisioni della Fed di inizio novembre.

La didattica di Eugenio Sartorelli

Eugenio Sartorelli terrà un corso di trading sulle opzioni il prossimo 29 ottobre, per meglio comprendere le opzioni e operare in maniera professionale, a Desenzano del Garda presso il Park Hotel (Lungolago Cesare Battisti 17) dalle ore 9.30 alle ore 18.30.

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