Asset allocation, obbligazioni: ecco come affrontare la nuova normalità

Il 2022 sarà ricordato come uno degli anni più terribili della storia del reddito fisso.

In questo scenario, ecco di seguito la view di Georg Nitzlader, Head of Bonds di Raiffeisen Capital Management.

Dopo anni di politica monetaria molto espansiva, gli elevati tassi di inflazione hanno costretto le banche centrali in tutto il mondo ad aumentare i tassi a ritmo e importi record. Visti i dati recenti che mostrano una certa tenuta dei tassi di inflazione headline e core, le banche centrali dovranno continuare ad aumentare i tassi, anche se questo ci porterà sempre più vicini a livelli di recessione.

Con i Bund tedeschi decennali scambiati intorno al 2,5%, quello attuale ci sembra un punto di ingresso interessante, soprattutto se guardiamo al livello a cui erano scambiati questi titoli non molto tempo fa. Tuttavia il momentum, la scarsa liquidità, l’avversione al rischio tipica degli ultimi mesi dell’anno e un picco di inflazione che per ora sembra ancora lontano, ci spingono a mantenere una certa cautela.

Anche se abbiamo iniziato a costruire alcune posizioni lunghe sui Treasury decennali, siamo ancora leggermente corti sui Bund decennali. Con il mercato posizionato sul lato corto della curva, qualsiasi segnale di dati economici negativi o di calo dell’inflazione potrebbe portare a un forte rally del reddito fisso.

Al momento troviamo più interessanti i prodotti con spread di alta qualità. I covered bond, ovvero le obbligazioni garantite, e le obbligazioni sovranazionali traggono profitto dagli elevati swap spread, mentre i fondamentali ancora solidi sostengono nel medio termine i corporate bond non finanziari. I titoli finanziari top tier, ovvero di altà qualità, sembrano molto convenienti, ma risentono soprattutto dei timori di recessione e dell’elevato numero di emissioni nel 2022.

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