Asset allocation, azionario: ecco quando potrà partire un vero rally

Siamo nel mezzo di una settimana cruciale. A dieci giorni dalle elezioni di Mid Term negli Usa, dati e trimestrali al di là dell’Oceano sembrerebbero inviarci i primi segnali di recupero. Quali? Carlo De Luca, responsabile Asset Management di Gamma Capital Markets proviamo di seguito a metterli in fila.

Ieri è proseguito il rimbalzo delle Borse con annessa svalutazione del dollaro. Alphabet e Microsoft hanno mancato le stime, ma, se leggiamo tra le righe, Alphabet aumenta il fatturato di 54 miliardi invece di 57 e Microsoft ha deluso sul comparto cloud perché cresce “solo”del 20%. Stasera a mercati chiusi usciranno i risultati di Apple – insieme a tanti altri (finora circa il 30% dell’indice S&P ha rilasciato utili finora). Meta Platforms Inc ha lasciato sul terreno il 20% dopo il rilascio degli utili che hanno registrato il secondo trimestre consecutivo di calo dei ricavi (e venti contrari nel breve termine). Il sell-off sul mercato ha portato il valore di mercato di Meta al di sotto dei 300 miliardi di dollari, per la prima volta dal 2016.

Nonostante una discesa sia da mettere in conto, il dollaro sopra la parità e i Treasury sotto il 4% ci fanno ben sperare, soprattutto perché oggi va in scena la BCE, che dovrebbe alzare dello 0,75 come già ampiamente prezzato dai mercati.

Lato macro, le “buone” notizie vengono dal mercato immobiliare. Buone nel senso che l’indice S&P Case-Shiller 20-City dei prezzi delle case è sceso dell’1,3% ad agosto, registrando così il secondo calo mensile consecutivo e il peggior dato dal 2011. La fiducia dei consumatori è peggiore delle aspettative (pari a 105 contro 107). Poichè le case influenzano la componente Shelter dell’inflazione (30% del CPI) e i consumatori influenzano la recessione, possiamo affermare che entrambi influenzano le decisioni di politica monetaria della Fed, che ora inizia a tentennare nella prosecuzione della sua politica restrittiva. Un aumento dello 0,75%, accompagnato anche solo ad un discorso meno restrittivo per il futuro, farebbe proseguire il rimbalzo del mercato azionario e la svalutazione del dollaro, congiuntamente alla discesa del Treasury che con un rendimento sopra il 4% disturba non poco l’investimento in equity.

Per questi motivi, riteniamo che questo sia lo scenario più probabile e che titoli come Microsoft o Alphabet possano anche tornare a perdere un po’ di terreno , visto che hanno recuperato un 15% dai minimi, sono a -30-40% dai massimi e soprattutto continuano a vantare un business in crescita anche se meno prepotentemente di prima.

Sul fronte europeo, assistiamo a una diminuzione dei prezzi del TTFNatGas olandese, scesi sotto la soglia di 100. Da segnalare anche un’anomalia tecnica: il prezzo spot per le consegne di gas è scivolato sotto lo zero per un’ora lunedì pomeriggio, a -15,78 euro per megawattora. Questo è un segnale temporaneo di eccesso di offerta in un contesto in cui i serbatoi di stoccaggio europei sono quasi pieni al 100% aiutati da temperature ancora calde.

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