Mercati, obbligazioni: i nuovi collocamenti sotto la lente

Alla fine della riunione della Fed, evento centrale della settimana, tutto è stato secondo le previsioni come percentuali di rialzo ma con qualche lato oscuro nelle aspettative degli analisti.

Infatti, l’istituto centrale Usa ha alzato i tassi di 75 punti base, ampiamente in linea con le attese, e il numero uno della Fed, Powell, nel suo commento, ha dichiarato che saranno necessari altri rialzi sebbene si potrebbe essere vicini a un punto di svolta, dove sarà necessario valutare di nuovo il ritmo degli aumenti, lasciando aperta la porta a ritocchi del costo del denaro di minor entità spalmati però su un periodo più lungo. Dopo un iniziale calo, i rendimenti dei Treasuries Usa sono saliti, segno che il mercato ha posto l’accento più sul tono “hawkish” di Powell che su quello accomodante. Secondo gli analisti, la decisione della Fed è destinata a condizionare la via anche per la Banca d’Inghilterra, dove le attese sono per un ritocco verso l’alto del costo del denaro di 75 punti base che sarebbe il maggiore incremento dal 1989.

Alla fine le parole di Powell hanno spaventato gli investitori: la fase restrittiva durerà più a lungo e il terminal rate del 5% a fine 2023 potrebbe essere più alto. Ora la parola passa ai dati macroeconomici che saranno il vero termometro della situazione economica Usa, dove comunque viene ancora prezzata una situazione non fluida, con il tasso di rendimento dei Treasury a due anni al 4,68%, il più alto della curva, passando al 4,14% del decennale ed al 4,16% del trentennale. Ciò significa che gli investitori vedono sempre una fase espansiva nel breve ma una contrazione successiva e questo giustifica questa curva dei tassi invertita.

L’Eurozona tutto sommato ha retto bene con lo spread tra il nostro decennale e il Bund a quota 216 e un rendimento generale che vede la Grecia al 4,6%, seguita da noi al 4,38% e Cipro al 4,12%; moltissimi i paesi nel club del 3%, mentre sotto il 3% sono i soliti dell’Europa centrale con minor rendimento del Bund mediamente al 2,25%; il benchmark decennale dell’Unione Europea è al 3,03% circa.

Le nuove emissioni governative sotto i riflettori

Il Tesoro, in attesa del Btp Italia atteso per il 14 novembre, ha raccolto 3,75 miliardi di euro con l’emissione del nuovo Btp a dieci anni (codice Iisin IT0005518128) che debutta con un rendimento inferiore alle attese degli scorsi giorni. Il titolo, scadenza 1 maggio 2033, è stato collocato con cedola fissa lorda del 4,40% all’anno.

Il prezzo è stato di 101,71, corrispondente a un rendimento annuo lordo del 4,24%. Il rendimento è sceso dal 4,693% dell’asta di settembre, quando, però in asta vi fu una tranche dell’attuale decennale con scadenza nel mese di dicembre, cioè di cinque mesi più corta.

Sul primario governativo in settimana si è attivata la Germania, che ha offerto un miliardo di euro nel Bund verde agosto 2031 al prezzo di 83,56 che esprime un rendimento a scadenza del 2,06%, Isin DE0001030732. Questo titolo emesso nel settembre del 2021 aveva una cedola zero ed un rendimento negativo essendo stato collocato al prezzo di 103,81.

Tra gli altri paesi dell’eurozona, su scadenza breve ha messo a disposizione titoli a tre mesi la Grecia, che si stima, punterebbe a raccogliere fino ad otto miliardi nel 2023, ed ha rinviato al prossimo anno l’emissione del suo primo green bond inizialmente prevista nel 2022.

La Gran Bretagna ha allo studio la possibilità di emettere bond perpetui per contrastare la crisi finanziaria in atto.

I nuovi bond corporate sotto la lente

La riunione della Fed ha molto condizionato il mercato primario dei corporate, dove il rischio di volatilità ha frenato le nuove emissioni, inoltre la festività del primo novembre a metà settimana è stato un altro fattore di rallentamento per questo mercato. In ogni caso vi sono state alcune emissioni che hanno attirato l’interesse degli investitori, tra queste la Schneider, società francese nel settore utilities, che ha emesso un totale di 1,1 miliardi su due scadenze. La più breve 2027 ha visto la cedola fissata al 3,25%, Isin FR001400DT99 per 500 milioni con taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila. Rating A3 e prezzo d’emissione a 99,941. Per la scadenza 2032 si sale al 3,5% per 600 milioni, Isin FR001400DTA3 con prezzo a 99,329. Sul grey market i titoli avevano iniziato bene, poi dopo le parole di Powell si sono riportate entrambe sui livelli d’emissione.

Senior preferred da 750 milioni per la banca spagnola Banco de Sabadell, con scadenza 2028 e call possibile a partire dal novembre 2027, con cedola del 5,125%. Isin del titolo XS2553801502 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila. Il Banco ha rating Baa3 sul debito senior e Ba3 su quello subordinato. Tra le altre cose è stata una settimana di pressione per il settore bancario, infatti solo le banche di Austria e Regno Unito si sono salvate dalla scure di Moody’s. Gli outlook sulle nostre banche e di Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Polonia e Slovacchia sono stati abbassati dall’agenzia di rating americana da stabili a negativi. Non solo la crisi energetica, l’inflazione elevata in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e l’aumento dei tassi di interesse indeboliscono la crescita economica, ma per Moody’s l’aumento dei prezzi e dei tassi influenzerà il merito creditizio di molte imprese e famiglie, innescando la formazione di nuovi crediti problematici.

Nel settore dell’informatica, il gruppo internazionale Honeywell, ha collocato un’obbligazione senior sulla scadenza a 12 anni. Il titolo è stato collocato con un rendimento di 125 punti base sul tasso midswap, abbassato dai 150 punti iniziali. Ammontare dell’obbligazione 1 miliardo di euro, scadenza 2 novembre 2034, Isin XS2551903425 e lotto minimo 100mila euro con multipli di mille. Cedola fissata al 4,125% con prezzo d’emissione a 98,917 che esprime un rendimento a scadenza del 4,25%; rating della società A2/A.

Deutsche Bank Aktiengesellschaft  ha in corso il collocamento di una nuova obbligazione cartolarizzata (Hypothekenpfandbrief) con scadenza 28 marzo 2028. Prime indicazioni di rendimento in area 10 punti sopra il tasso midswap. Lotto minimo 100mila euro e rating Aaa.

AS LHV Group, il più grande gruppo finanziario in Estonia, ha deciso di aumentare di 100 milioni di euro la sua obbligazione (XS2379637767) con scadenza 9 settembre 2025. L’obbligazione presenta anche una call, cioè l’emittente può decidere di richiamare il titolo nel settembre 2024. Rating Baa3.

La compagnia automobilistica Mercedes-Benz ha in corso una serie di meeting con gli investitori per presentare i risultati del terzo trimestre e sondare l’appetibilità degli investitori verso questo emittente. Rating della società A3/A-.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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