Asset allocation, obbligazionario: la view di JP Morgan AM

Nonostante le valutazioni convenienti, gli investitori, perplessi, sono tuttora restii a esporsi nuovamente all’instabilità dei mercati obbligazionari. E’ il caso invece di cominciare lentamente a puntare di nuovo sul reddito fisso? Ecco di seguito la view del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM.

I fondamentali

Nel 2022, l’inflazione superiore al livello obiettivo e il conseguente inasprimento delle politiche monetarie hanno creato andamenti altalenanti dei mercati obbligazionari. L’indice MOVE, che rappresenta la volatilità del reddito fisso, è tornato a sfiorare i livelli raggiunti a inizio pandemia, nel 2020. Nello stesso periodo, invece, la volatilità dei mercati azionari, misurata dal VIX, è rimasta relativamente contenuta. Gli investitori obbligazionari hanno provato ad aspettare che la volatilità si attenuasse nei mercati del reddito fisso, detenendo posizioni di liquidità superiori alla norma. A nostro avviso, un contesto fondamentale più stabile li spingerebbe a rientrare, il che non è da escludere. In un recente discorso, Jay Powell, presidente della Federal Reserve, ha sottolineato che ci vuole tempo prima che gli effetti di un inasprimento della politica monetaria si propaghino a tutta l’economia e riducano le pressioni sui prezzi. Di fatto, sebbene i dati economici abbiano tenuto meglio del previsto, si cominciano a vedere segnali di indebolimento del mercato del lavoro (calo della pressione salariale, delle offerte di impiego e del “quit rate”, o “tasso di abbandono”, ovvero il coefficiente che misura il numero delle dimissioni per il totale degli occupati). Qualora i prezzi dovessero scendere, le autorità potrebbero cominciare a normalizzare gli interventi di politica monetaria, il che potrebbe promuovere una maggiore stabilità nei mercati obbligazionari.

Una maggiore stabilità del quadro fondamentale potrebbe spingere gli investitori a tornare sui mercati obbligazionari

Fonte: Bloomberg, J.P Morgan Asset Management. Dati all’8 novembre 2022.

Valutazioni quantitative

La volatilità è uno dei motivi per cui gli investitori sono restii a tornare a guardare al mercato obbligazionario. Un’altra motivazione, tuttavia, è che sono tentati ad aspettare che i rendimenti raggiungano il picco assoluto. Anticipare il mercato è estremamente difficile e solo pochi investitori fortunati riescono a farlo. Riteniamo, invece, che una valutazione ragionevole delle quotazioni obbligazionarie e dei rendimenti attuali stia già offrendo agli investitori a lungo termine un punto d’ingresso interessante in ottica storica. A metà ottobre, nei mercati del credito il rendimento del Bloomberg US Corporate Investment Grade Index ha toccato il 6%, il massimo degli ultimi 13 anni. Al di fuori del mondo societario, i Mercati Emergenti offrono rendimenti relativamente interessanti sia in termini nominali che in termini reali. Ad esempio, i rendimenti reali del debito in valuta locale di Brasile e Messico superano rispettivamente il 6% e il 4%, livelli che sono più del doppio rispetto ai TIPS statunitensi.

Fattori tecnici

Inoltre, il quadro tecnico riflette la possibilità che i mercati del reddito fisso tornino a stabilizzarsi. Nei mercati delle obbligazioni societarie Investment Grade, le nuove emissioni cominciano a sovraperformare per la prima volta quest’anno, trascinando con sé i mercati secondari. È un segno che il clima di fiducia sta gradualmente migliorando. L’offerta corporate, che nel 2022 è stata relativamente modesta, comincia a recuperare terreno e indica che le aziende si sentono abbastanza tranquille da lanciare nuovi aumenti di capitale. Infine, le prospettive macroeconomiche più equilibrate e la maggiore convenienza delle valutazioni aiutano a capire perché gli investitori abbiano adottato nei loro portafogli un posizionamento neutrale di duration.

Cosa significa per gli investitori obbligazionari?

Sicuramente, una maggiore stabilità del contesto economico e finanziario contribuirebbe a rafforzare la fiducia del mercato e spingerebbe gli investitori obbligazionari a sondare il terreno. Costoro, tuttavia, non devono cercare di anticipare perfettamente l’andamento del mercato. I rendimenti obbligazionari offrono agli investitori un punto d’ingresso conveniente su base storica, soprattutto in alcuni segmenti del credito Investment Grade e nei Mercati Emergenti. Guardare nuovamente ai mercati obbligazionari non è affatto un azzardo per gli investitori a lungo termine. Inoltre, sebbene per tutto il 2022 la strategia di consenso sia stata quella di sottopesare la duration, le valutazioni attuali e la possibilità di un contesto macroeconomico più stabile potrebbero giustificare un posizionamento che incrementi la duration.

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