Mercati, obbligazioni: i nuovi collocamenti governativi e corporate sotto la lente

Settimana “zoppa” per i mercati al netto della festività americana del “Thanks giving” di giovedi a cui si è aggiunto il “black friday”, importante termometro commerciale da qualche tempo importato anche dai noi. In genere da questo momento fino ai giorni a ridosso del Natale, si misurerà lo stato dell’economia americana e la capacità di spesa della popolazione; pertanto se vi sarà un dato estremamente positivo sarà valutato dalla Fed nell’ottica anti inflazionistica nella politica per il 2023.

Intanto dopo l’ultimo rialzo di novembre, sono state esaminate attentamente le “minute” della riunione Fomc uscite in settimana. Stando alle risultanze, sembra che  una maggioranza sostanziale dei responsabili politici della Fed, riunitisi all’inizio del mese, ha convenuto che “probabilmente sarà presto appropriato” decelerare nel ritmo dei rialzi dei tassi, mentre si è ampliato il dibattito sulle implicazioni del rapido irrigidimento della politica dell’istituto. I banchieri centrali hanno segnalato una certa resilienza del Treasury sinora.
Dopo la diffusione delle minute, gli investitori sono passati a scommettere con maggiore probabilità, che al consiglio del mese prossimo la banca centrale decida per un aumento di 50 punti.

Alla luce degli ultimi eventi, il trend dei mercati obbligazionari ha segnato un allentamento della speculazione e del rialzo nervoso dei tassi d’interesse. La settimana è stata estremamente positiva per i nostri titoli di stato, dove nessun impatto negativo, ha avuto la presentazione della legge finanziaria promossa dal nuovo governo Meloni.  Anzi, lo spread contro Bund decennale è sceso abbondantemente sotto quota 200 punti con livello medio in area 188, che non si vedeva da molti mesi, ed il rendimento del nostro Btp decennale benchmark di riferimento è ora in area 3,75%, ben lontano dal picco del 5% toccato poche settimane fa. Tutta la curva dell’Eurozona si è calmierata, con il picco ancora della Grecia, unica sopra il 4% ed il minimo della Germania in area 1,85%. Tutto il resto è in mezzo, con il benchmark dell’EU al 2,5%.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

A causa anche delle festività americane, è stata una settimana leggera sul lato dell’offerta di titoli di Stato, con emissioni da calendario sul medio/lungo per otto mld di euro per le aste di fine mese. Sul tavolo fino a 2,75 miliardi di euro tra Btp short e la riapertura di un vecchio sette anni 2024, durata residua due anni. Non saranno offerti BtpEi per via della recente emissione del Btp Italia. Sono seguiti  cinque mld di Bot a sei mesi, mentre martedi prossimo saranno offerti gli ultimi titoli di questa tornata.

In Germania sono stati offerti un miliardo di euro sul Bund 2053 1,8%, Isin DE0001102614 al prezzo di 96,75 che esprime un rendimento a scadenza del 1,94%.

El Salvador ha presentato nuovamente una proposta di legge in Parlamento per regolare l’emissione delle prime obbligazioni di Stato digitali. Si tratta dei famosi Bitcoin bond cosiddetti “vulcano”, un’idea lanciata dal presidente un anno fa e che si sarebbe dovuta concretizzare nei primi mesi di quest’anno. Di rinvio in rinvio, sembrava che il paese centramericano avesse abbandonato la suggestione. La prima tranche dei Bitcoin bond sarebbe di 1 miliardo di dollari (10 miliardi in 10 tranche annuali) e riguarderebbe una scadenza decennale. Metà dell’incasso sarebbe utilizzato dal governo per l’acquisto di Bitcoin e l’altra metà sarebbe investita per la costruzione di Bitcoin City. I Bitcoin bond offrirebbero agli investitori un rendimento del 6,5% all’anno, ma vista l’attenzione delle autorità internazionali sulla materia e la crisi di molte società sorte nel settore, potrebbero portare ad allungare ancora i tempi e forse non vedere mai la luce per questi titoli.

I nuovi collocamenti corporate sotto i riflettori

 Non tantissimo anche dal lato corporate dove la sede tedesca di Unicredit, Unicredit Bank AG, ha collocato un covered bond. Nel dettaglio:  750 milioni di euro sulla scadenza a 4,5 anni, 27 febbraio 2026, cedola 2.75%, prezzo di emissione 99.995 e rendimento finale 2.767%, equivalente a midswap più 2 punti base, abbassati dai 6  punti iniziali. L’obbligazione ha raccolto ordini per 1.25 miliardi euro. Rating AAA, lotto minimo di mille euro con multipli di mille e Isin DE000HV2AY79.

Doppio deal della Fresenius, una delle più grandi società nell’ambito dei servizi medicali in Germania  con rating BBB, che ha emesso due tranche da  500 milioni di euro con scadenza 2026 e 2029. La prima tranche offre un rendimento di 163 punti base sopra il tasso midswap, abbassato dai 180 punti iniziale, la seconda tranche offre un rendimento di 245 punti base sopra il tasso midswap dai 255 punti iniziali. Il book di richieste ha superato 1.9 miliardi di euro. Nel dettaglio: l’obbligazione con scadenza 28 maggio 2026 (Isin XS2559580548) paga una cedola annua lorda del 4.25%, prezzo 99.641 equivalente a un rendimento del 4.37%;  l’obbligazione con scadenza 28 novembre 2029 (XS2559501429) paga una cedola annua lorda del 5%, prezzo 99.341 equivalente a un rendimento del 5.113%. Taglio  minimo da 100mila euro con multipli di 100mila.

Credit Mutuel Arkea è tornata sul mercato e colloca sul mercato il suo primo bond green senior non preferred un bond senior di dieci anni con scadenza il 1° dicembre 2032 con una size di 500 milioni di euro che ha cedola del 4.25%. Il taglio di investimento minimo è di 100mila euro. Il bond è stato piazzato agli investitori istituzionali al prezzo di 99.187 ad un rendimento del 4.352%%, vale a dire di 165 punti base in più del tasso mid-swap a 10 anni. Inizialmente, si stimava un rendimento a +190/195 bp. Gli ordini sono stati buoni, pari a 2 miliardi di euro, rating A3/A-, Isin FR001400E946.

Emissione di titpo tier 2 per la Bank of Ireland con rating BB, che ha emesso 500 milioni di euro a scadenza 2033 e call dal quinto anno. Il rendimento iniziale stimato in area ms+450 è sceso fino a 415 per l’alto numero di richieste arrivate sui book dei leads. Alla fine la cedola è stata fissata al 6,75% con un prezzo di 99,715 che è salito oltre 100 nel grey market successivo. Isin XS2561182622 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

La più grande banca ungherese con una presenza significativa in tutta l’Europa medio-orientale, OTP Bank Nyrt., ha collocato un’obbligazione  3.25NC2.25 Senior Preferred, con scadenza 4 marzo 2026 e richiamabile dall’emittente al seconndo anno. Prime indicazioni di rendimento  in area 7.75%, poi abbassate a 7.625%.

Sempre buono l’interesse sulla sterlina dove sono piovute molte richieste sulla utility Severn Trent Water, che ha emesso 400 milioni con cedola del 4,625% con scadenza novembre 2034. Il titolo ha taglio minimo da 100k+1k ed è stato emesso ad un prezzo di 98,93 che ha ben performato di oltre un punto nel grey market successivo.

Scelta in sterline anche per Commerzbank che è uscita con un subordinato tier2 con scadenza nel 2033 e call a partire dal 2027. Il totale dell’emissione che ha rating Baa3/BB+, è stato di 350 milioni con una cedola del 8,625% e prezzo di emissione a 100, Isin XS2560994381.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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