Italia: nonostante tutto l’economia si dimostra resiliente

L’economia italiana si sta dimostrando molto più resiliente di quanto si potrebbe pensare: la crescita dello 0,5% nel 3° trimestre e dell’1,1% nel 2° trimestre ci permettono di considerare quasi sicuro un progresso del 3,9% nel 2022“. Ad affermarlo è Maurizio Mazziero, fondatore e strategist della Mazziero Resarch, che di seguito illustra le proprie stime sulla situazione economica italiana.

Pur in presenza di moderate variazioni della crescita nel 4° trimestre, che noi stimiamo piatta, non si modificherà sostanzialmente il quadro di fondo consentendoci di ottenere comunque un progresso superiore al 3,5%.
Positivo anche l’effetto trascinamento per l’anno prossimo in cui sarebbe sufficiente una crescita dello 0,2% nel 2° e 3° trimestre per ottenere un risultato annuo pari allo 0,8%.

Buone notizie anche sul fronte del mercato del lavoro con 353 mila occupati in più da inizio anno e 237 mila disoccupati in meno.

Le nostre stime sul consumo di gas evidenziano il permanere di un elevato livello degli stoccaggi che ci dovrebbero consentire di terminare l’inverno con una scorta di circa 2,7 miliardi di metri cubi. Probabilmente tra primavera ed estate tornerà la competizione in Europa per riempire nuovamente gli stoccaggi e non si può escludere una nuova fase di rialzo dei prezzi.

Restano le criticità sul fronte del debito che, dopo la fase di discesa di fine anno, potrebbe superare i 2.800 miliardi entro giugno 2023. 
Da monitorare con attenzione il livello dei rendimenti dei titoli di Stato, cresciuti molto velocemente su tutte le tipologie di emissioni; questo probabilmente è l’elemento più sfidante che potrebbe determinare nel corso dei prossimi due-tre anni un forte aumento della spesa per interessi e un fattore di rischio per il loro collocamento sui mercati.


Il grafico sopra riporta le stime di consumo del gas e di impiego delle scorte da dicembre 2022 a giugno del prossimo anno. Sinora le proiezioni che avevamo pubblicato nel precedente Osservatorio si sono rivelate corrette e lasciano intravvedere una condizione ancora più favorevole al termine della stagione invernale.

Gli istogrammi blu presentano il livello delle scorte, che tendono man mano a diminuire per l’utilizzo nei mesi più freddi. In rosso troviamo il consumo, che abbiamo posto pari a quello dell’anno scorso; mentre in verde viene indicato il livello delle importazioni mensili, stimato pari a quello del luglio scorso, ma azzerando il flusso dalla Russia, che attualmente in minima parte sta ancora arrivando.

È possibile così notare che le scorte riuscirebbero a far fronte alle necessità invernali, scendendo a 2,7 miliardi di metri cubi, una misura che dovrebbe consentirci di far fronte anche ad eventuali picchi di freddo che potrebbero presentarsi nel mese di gennaio.

Una volta superato l’inverno, si riaprirà la sfida con la rincorsa di tutti i governi europei al riempimento degli stoccaggi per l’inverno prossimo. Sul finire dell’estate potrebbero ancora verificarsi alti prezzi del gas, vicini o poco superiori a 200 euro per Megawattora, ma comunque al di sotto della soglia di 275 euro proposta dalla Commissione Europea come Price Cap.

Resteranno invece elevati i noli delle navi metaniere influenzati anche dai tempi di attesa per lo scarico dovuti a una insufficiente capacità di rigassificazione in ambito europeo. Anche in Italia i tempi per l’ingresso in attività delle navi di rigassificazione sembrano allungarsi a causa delle contrarietà sollevate dagli abitanti dei siti prescelti.


Da luglio a settembre il debito si è presentato in calo, raggiungendo i 2.742 miliardi; ora stimiamo un leggero aumento nel mese di ottobre a 2.747 miliardi (intervallo di confidenza +/- 8 miliardi), per poi scendere sino a fine anno a un livello che valutiamo tra 2.701 e 2.726 miliardi.

Poi, come tutti gli anni, si tornerebbe a salire da gennaio per superare quasi sicuramente i 2.800 miliardi entro giugno 2023.

I dati ufficiali
Debito pubblico: 2.742 miliardi (forte calo)
Relativo a: settembre 2022
Pubblicato il: 15 novembre 2022

Stime Mazziero Research

La stima a ottobre 2022
2.747 miliardi (lieve aumento)
Intervallo confidenza al 95%
compreso tra 2.739 e 2.755 miliardi
Dato ufficiale verrà pubblicato il: 15 dicembre 2022

La stima a dicembre 2022
Compreso tra 2.701 e 2.726 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato a metà febbraio 2023

La stima a giugno 2023
Compreso tra 2.783 e 2.838 miliardi
Intervallo confidenza al 95%
Dato ufficiale verrà pubblicato a metà agosto 2023

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