Banche centrali ferme al palo

Ringraziamo dato che i mercati fino a quel momento un po’ misti  (qualche sobbalzo sui dati contrastati Usa che a una miglior produttività vede un peggioramento dei jobless claims, lasciando sul terreno un altro bel mezzo punto percentuale
 
dj€stoxx 3350 -0.80%
FTSE 5511 +.05%
DAX 6391 -1.45%   (sempre sottoperformante anche nei giorni di rimbalzi energetici solitamente favorevoli all’indice)
spmib 29015 -0.40% (sempre sorprendentemente sovraperformante anche nei giorni di caduta dei finanziari a lui favorevoli, cosa che fa pensare ad una notevole ricopertura dei corti)
s&p future 1268 -.55%  (problemi per ciena -17% che contribuirà ad una giornata già nera di telecom e tech)
 
con il petrolio in leggerissima ripresa a 110$ scarsi il $/€ a 1.446 la sterlina sempre in lettera a .8133 e lo yen in recupero a 156,78
 
la volatilità obbligazionaria è ormai imprevedibile… attualmente il bund è a 114.67 (massimo 114.95 minimo 113.92) in rialzo di 0.23
 
Unilever, Unicredito, gli energetici e le materie prime reggono bene mentre tech (strascico del Giappone), industria, auto e qualche finanziario sprofondano (alcatel, Deutsche Boerse, Siemens e Soc Generale i peggiori).

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