Criptovalute, la capitalizzazione torna ai livelli pre-collasso Ftx

La capitalizzazione totale del mercato crypto ha superato i mille miliardi dollari, tornando ai livelli dell’8 novembre, il giorno precedente all’effetto del collasso dell’exchange delle criptovalute FTX, come fa notare notare  Cryptonomist.ch.

Ovviamente a guidare il bull run è stata la regina delle crypto, il Bitcoin, che a partire dallo scorso sabato è tornata sopra il livello di 20.000 dollari, toccando quota 21.401 nella giornata di ieri. In pratica, il rialzo del prezzo del Bitcoin è aumentato di oltre il 20% negli ultimi sette giorni, e di circa il 30% da inizio anno.

Anche Ethereum non è stata ferma a guardare, ma anzi, nella giornata di sabato scorso è passato da 1.454 dollari a quota 1.556, sfiorando i 1600 dollari. In totale, Ethereum ha visto un rialzo di prezzo di circa il 23% nell’ultimo mese.

Insomma, in generale, la capitalizzazione totale del mercato crypto si sta risollevando dopo il crollo vissuto a partire dal 9 novembre, data in cui si è dichiarato ufficialmente il collasso di FTX, ed era scesa al suo minimo storico di 796 miliardi di dollari. Infatti, da quel momento, il market cap crypto è aumentato di oltre il 20%.

Certo che nel totale, se si confrontano i dati di oggi con quelli dell’anno scorso, la capitalizzazione totale del mercato crypto è però ancora inferiore del 50%.

L’impennata della capitalizzazione del mercato crypto: i possibili fattori

L’impennata di quest’ultima settimana della capitalizzazione del mercato crypto dipende sicuramente dai prezzi in rialzo delle criptovalute, ma anche dal cambio di sentiment da parte degli investitori e dal calo dell’inflazione. 

E infatti, un dato importante ce lo riporta l’indice Fear and Greed di Bitcoin, ad esempio, che da sabato scorso è uscito dalla zona rossa, definita “paura”, tornando nella zona neutrale e superando il punteggio di 50.

Al contrario, l’indice Fear and Greed per Ethereum è stato più positivo, piazzandosi da tempo nella zona neutrale e arrivando a toccare da sabato scorso la zona verde dell’entusiasmo, con un punteggio attuale di 69.

Non solo, anche il calo dell’inflazione negli Stati Uniti è il principale motore dei guadagni del mercato in generale.

L’aggressiva politica di rialzo dei tassi di interesse intrapresa dalla Fed, con l’obiettivo di ridurre la quantità di denaro in circolazione, forse sta cominciando ora a dare i suoi primi risultati.

L’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha mostrato che l’inflazione è scesa dello 0,1% il mese scorso, con un tasso complessivo che si attesta ora al 6,5%. Non solo, un altro indicatore della salute del mercato è il calo del dollaro USD. 

I prezzi delle crypto e il dollaro si sono mossi in direzioni inverse nell’ultimo anno e, con il calo dell’inflazione, sembra che gli investitori stiano abbandonando la valuta fiat.

 

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