Mercati emergenti: l’outlook di Artemis per il 2023

Raheel Altaf, gestore mercati emergenti globali di Artemis vede opportunità in Cina e in Asia, con un’inflazione benigna che sostiene la crescita economica e le catene di approvvigionamento globali che traggono vantaggio dal trasferimento delle attività manifatturiere fuori dalla Cina. Ecco di seguito nei particolari la sua view.

Nel 2022, i problemi principali affrontati dai mercati emergenti sono stati:

  • I prezzi stabili dei generi alimentari e dell’energia, da un lato, e l’aggressivo inasprimento della politica monetaria, dall’altro, sono indicatori di un rallentamento delle economie sviluppate.
  • I rapidi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense e la relativa forza del dollaro hanno pesato sui mercati emergenti.
  • Per gran parte dell’anno, anche le prospettive di rallentamento della crescita in Cina sono state al centro dell’attenzione, grazie alla continua strategia zero-Covid del Paese, ai rischi geopolitici e alle preoccupazioni per il settore immobiliare.
  • In questo contesto, il sentiment per i mercati emergenti è rimasto debole per gran parte del 2022.

I venti contrari persisteranno nel 2023

Sulla soglia del 2023, ci sono motivi per ritenere che i venti contrari persisteranno.

I periodi di eccessivo pessimismo sono caratterizzati anche da grandi opportunità finanziarie. Secondo la nostra esperienza, la volatilità crea ottime occasioni per il nostro approccio di selezione dei titoli. Non dimentichiamo che nel 2015 un sentiment debole come quello di oggi ha creato le premesse per una serie di investimenti di gran successo.

Sebbene ci siano ragioni per essere ottimisti sul futuro dei mercati emergenti, siamo attenti a non fare previsioni sulla direzione dei mercati per concentrarci invece sull’identificazione di investimenti che presentano un favorevole rapporto fra rischio e rendimento. Come sottolineato da Warren Buffet, “Le previsioni possono dire molto su chi le fa ma non dicono niente sul futuro”.

Cosa potrebbe determinare un sentiment migliore per i mercati emergenti?

Alcune opportunità da evidenziare per il 2023:

  • Cina– politiche più favorevoli alla crescita e stimolo monetario.
  • Asia– un contesto inflazionistico benigno significa che la politica monetaria può sostenere la crescita economica.
  • Catene di approvvigionamentoglobali – le economie emergenti traggono vantaggio dal trasferimento delle attività manifatturiere fuori dalla Cina.
  • Inflazione– i policymaker dei Paesi emergenti hanno alzato tempestivamente i tassi per contenere le pressioni inflazionistiche.

A livello aggregato, i Paesi emergenti continuano a registrare avanzi delle partite correnti, in gran parte grazie ai fondamentali sani delle economie asiatiche.

In Cina, i recenti sviluppi positivi della massa monetaria e della politica monetaria suggeriscono che il sentiment potrebbe sorprendere al rialzo, specialmente se saranno ammorbiditi ulteriormente i controlli sul Covid.

Questo allentamento va nella direzione opposta rispetto all’andamento nei mercati sviluppati, dove sono state messe in atto misure di inasprimento per controllare l’inflazione. Con l’inflazione a livelli benigni in Cina, riteniamo che il potenziale per sostenere la crescita dell’economia con misure di politica monetaria continui ad essere notevole.

In termini più generali, in base a una serie di metriche di valutazione, i titoli dei mercati emergenti stanno passando di mano ai livelli più bassi mai visti da diversi decenni a questa parte rispetto ai mercati sviluppati.

Dove si trovano le migliori opportunità?

Per diversi anni i rialzi dei prezzi delle azioni sono stati seguiti da speculazioni, che hanno fatto passare in secondo piano i fondamentali, portando le valutazioni in alcune parti del mercato a livelli eccessivamente alti. Queste valutazioni stanno ora cominciando a perdere quota.

A nostro avviso, le quotazioni devono scendere ancora di più e, a tal fine, siamo molto cauti sulle società sopravvalutate a causa dell’esuberanza degli investitori. Vediamo meno rischi in società che sono state trascurate e sono scambiate a prezzi bassi ma che presentano fondamentali in via di miglioramento.

Con la fine dell’epoca caratterizzata da bassi tassi di interesse, pensiamo che nel 2023 saremo premiati grazie alla disciplina che ci siamo dati in merito alle valutazioni.

Quanto sopra ci porta, a livello di paesi, ad essere sovrappesati in Cina, Corea e Brasile, e sottopesati in India, Taiwan e Arabia Saudita. A livello di settori, quelle dei finanziari, industriali e energetici sono le aree in cui siamo maggiormente sovrappesati mentre quelle dei materiali e dei semiconduttori sono le aree in cui siamo maggiormente sottopesati.

Se da un lato I rischi che abbiamo evidenziato in precedenza suggeriscono che con tutta probabilità il 2023 presenterà un contesto volatile e pieno di sfide per gli investitori, dall’altro troviamo conforto nel margine di sicurezza presente nelle valutazioni dei nostri investimenti. Come riportato nel grafico, il nostro fondo offre un notevole vantaggio in termini di rendimento rispetto ad altri mercati.

Rapporto Utili/Prezzo a dodici mesi

Fonte: Artemis, MSCI, Bloomberg al 30 novembre 2022

Il nostro processo è tradizionalmente molto efficace nell’identificare società che producono rendimenti più alti della media di mercato. Riteniamo che il connubio fra una crescita superiore alla media e prezzi convenienti premieranno gli investitori nel lungo periodo.

Siamo fiduciosi che il nostro disciplinato processo di investimento costituirà un ottimo viatico per cogliere le migliori opportunità nel 2023.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!